1 su 3 mangia con lo smartphone a tavola, a rischio disturbi alimentari

La brutta abitudine di sedersi a tavola con smartphone o tablet Pc in mano è un comportamento molto diffuso in Italia tanto che sarebbero coinvolti 1 adolescente su 3.

La brutta abitudine di sedersi a tavola con smartphone o tablet Pc in mano è un comportamento molto diffuso in Italia tanto che sarebbero coinvolti 1 adolescente su 3.

Capita molto spesso, infatti, di sedersi al ristorante e vedere a volta intere tavolate occupate a scrivere o giocare sul proprio smartphone che mangiare o conversare con i propri commensali.

Mangiare con lo smartphone in mano è una abitudine molto dannosa e rischia di creare notevoli disturbi connessi all’alimentazione, cosi come ha spiegato Guido Orsi , Psicologo, nel convegno Nuove tecnologie e rischi di disturbi dell’alimentazione.

Le continue distrazioni digitali comportano nell’individuo una netta riduzione della consapevolezza, facendo perdere contatto con il proprio corpo e diventando cosi totalmente inconsapevoli su quanto e cosa si stia mangiando.

Un problema che rischia di avere profonde ripercussioni sull’alimentazione in quanto questo fenomeno non permette al cervello di riconoscere quando si è sazi, con il rischio di mangiare di più, digerire meno e soprattutto riempirsi di cibo spazzatura.

L’utilizzo di dispositivi elettronici, come risaputo, interferisce con le sensazioni corporee, a tal punto che sarebbe possibile passare diversi giorni sempre attaccati al Pc senza sentire lo stimolo della fame, della sete o del sonno, come riportato diverse volte da casi di cronaca nera.

Quando si è immersi nella rete o presi da un videogioco, fame e sete passano in secondo piano con la presenza di comportamenti contraddittori tra assenza di fame e l’emotività che induce invece a mangiare solitamente cibo spazzatura, ricco di zuccheri.

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