533 milioni di account rubati su Linkedin, come controllare il vostro

500 milioni di account sono stati rubati in un’enorme attacco hacker che ha coinvolto Linkedin. Ecco come controllare il vostro. 

Hacker
Hacker rubano 533 milioni di profili Linkedin (Pixabay)

Purtroppo, ancora una volta, un enorme attacco hacker ha coinvolto un portale importante, compromettendo interamente la sicurezza di tantissime persone. Milioni e milioni di persone che sono parte di una delle piattaforme più utilizzate del mondo sono state colpite con estrema forza. Parliamo di Linkedin, uno dei più grandi portali per professionisti che creano un profilo online per cercare lavoro e per crearsi un proprio portfolio professionale. In questo modo si può navigare meglio nel difficile e complesso mondo del lavoro nel 2021. E tuttavia, come non bastassero tutte le difficoltà e gli inghippi esistenti per cercare un posto, ecco che arriva un attacco hacker di proporzioni giganti, che ruba milioni e milioni di account.

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Linkedin attaccata, 533 milioni di account rubati: come controllare il vostro

Hacker (Pixabay)

L’attacco a Linkedin è avvenuto nelle ultime ore ed è uno dei più grandi della storia. Parliamo di un attacco informatico che avrebbe preso, secondo quanto riporta Cnews, addirittura 533 milioni di account. Parliamo di un numero veramente importante, che non può non portare qualcuno a temere per il proprio account. Per verificare che il vostro profilo Linkedin sia sicuro è stato creato un tool apposito. Vi basterà cliccare qui e poi digitare l’email con la quale vi siete iscritti a Linkedin.

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Il sistema vi dirà se la vostra è una di quelle 533 milioni di email che sono state trafugate e che quindi potrebbero essere vendute e messe nelle mani sbagliate. Perché è questo quello che stanno provando a fare coloro che hanno attaccato il portale di Microsoft, vendere dati al miglior offerente. Se siete tra coloro che sono stati attaccati, cambiate immediatamente la vostra password, magari anche più volte nei prossimi giorni, e prestate massima attenzione a quello che fate e le email che potrebbero arrivarvi.

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