Il 5G entra ufficialmente in fase sperimentale mentre entrerà in quella commerciale a partire dal 2020. In Italia diversi operatori stanno eseguendo alcune sperimentazioni in attesa del via libera per frequenze e componenti hardware che sono ancora in fase di sviluppo.
La rete 5G porterà notevoli novità nel panorama tecnologico per via delle sue specifiche sviluppate per sopperire non solo ai problemi di oggi ma soprattutto a quelli in arrivo in un prossimo futuro dove avremo più oggetti connessi che abitanti sul pianeta Terra.
La prima città 5G in Italia sarà Torino dove Tim sta sperimentando da qualche tempo questa tecnologia. La città dei Savoia potrà presto contare su impianti di rete Mobile capaci di gestire fino a 700 Mbps in download.
Già nel corso di quest’anno, Tim posizionerà 100 celle nelle zone principali della città e della prima fascia metropolitana. La prima sperimentazione a largo spettro che coinvolgerà utenti e aziende è prevista per il 2018. Saranno interessati al test circa 3500 utenti.
Il test tecnico condotto in collaborazione con Qualcomm ed Ericsson e sperimentato durante lo scorso Mobile World Congress ha segnato già il primo record operativo: 700 Mbps in download e 75 Mbps in upload (mentre il record teorico su spazio ridotto è di ZTE che ha di poco superato i 1000 Mbps).
Il passaggio dal 4G al 5G sarà però graduale. Nel mezzo, la tecnologia ibrida 4,5 G che permetterà di spingere le connessioni fino a 500 Mbps. Una tecnologia già vista su alcuni smartphone compatibili con la tecnologia LTE Plus che permette una connessione teorica di 300 Mbps.
Il 5G è stato pensato per gestire al meglio non solo un notevole aumento di banda ma soprattutto una densità di connessioni maggiori. Le celle 5G introducono per la prima volta una differenza tecnologica enorme ovvero la possibilità della connessione sincrona che permette di dialogare in upload e download in contemporanea.
Si tratta di una evoluzione importante per aumentare decisamente la densità di connessione visto che tra smartphone, auto e oggetti, ogni cella dovrà gestire un numero di device 10 volte maggiore di oggi.
Secondo quanto visto dalle tavole tecniche gestite dal consorzio IEEE, un consorzio internazionale che si occupa di sviluppare le specifiche comuni delle diverse tecnologie wireless, le celle 5G sono in grado di gestire fino a 100 mila connessioni simultanee con tempi di risposta drasticamente ridotti.
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