Ricerca avanzata su reti 5G, robot e realtà virtuale negli Innovation Garage di Ericsson in Italia. Alla scoperta dei centri d’eccellenza di Genova, Pisa e Pagani.
Si chiamano Innovation Garage e sono i tre laboratori italiani di ricerca avanzata di Ericsson, incentrati sullo sviluppo tecnologico a beneficio delle comunità locali, ma non solo. Si trovano a Genova, Pisa e Pagani, in provincia di Salerno. Secondo il branch italiano della multinazionale svedese, questi laboratori servono a connettere le risorse dell’azienda con quelle “dell’ecosistema in cui opera”, come detto dal direttore di ricerca e sviluppo Alessandro Pane.
A Genova si lavora alle potenzialità delle reti 5G e alle possibili applicazioni in ambito realtà virtuale. Il progetto 5G VR CoDrive sfrutta infatti una videocamera a 360 gradi che permette a un passeggero di unirsi da remoto a un viaggio in macchina e avere un’esperienza “realmente immersiva”, spiega ancora Pane. Le prestazioni della rete 5g permettono una connessione super affidabile e senza soluzioni di continuità. Si intravedono future applicazioni nel campo dei viaggi, degli eventi e dei meeting virtuali, sia in ambito lavorativo che in quello privato.
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Ericsson lavora anche al controllo da remoto del primo robot umanoide dell’Istituto Italiano di Tecnologia, anch’esso situato a Genova. Il robot R1 sfrutta sempre le reti 5G per raccogliere ed elaborare informazioni, al fine di interagire con persone e oggetti anche in ambienti chiusi molto complessi. Lo sviluppo di questa e altre abilità potrebbe consentire l’utilizzo di R1 in ambito sanitario per l’assistenza ai malati o nei musei come guida per i visitatori.
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L’Innovation Garage di Ericsson a Pisa si trova all’interno della Scuola Superiore Sant’Anna e si occupa di ricerca su tecnologie ottiche per le infrastrutture di rete e soluzioni innovative per la comunicazione, basate sulla fotonica integrata. La collaborazione va avanti dal 2015 e promette di rivoluzionare le piattaforme della comunicazione mobile, ottimizzandone la velocità e la capacità di reggere carichi sempre più alti di dati.
Nuove strutture e tecnologie per una comunicazione iper-efficiente sono oggetto di studio anche nel laboratorio di Pagani, dove circa 260 ricercatori lavorano ai software per centrali telefoniche, soluzioni automatizzate, sicurezza delle reti e del 5G. In fase di sviluppo un progetto di conservazione dei dati sanitari la cui sicurezza e privacy sono garantite dal sistema crittografato delle blockchain. I dati dei pazienti possono essere monitorati e organizzati in forma anonima e da remoto, con l’ausilio di smart-devices indossabili. Il progetto è in ottemperanza del General Protection Data Regulation del 2019 e vede la collaborazione con RiAtlas, una startup dell’Università di Salerno che si occupa di salute digitale e monitoraggio da remoto dei pazienti.
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