Nella giornata di ieri, ben 800 GB di dati sensibili appartenenti alla Società di Gestione Degli Impianti Nucleari italiana sono stati hackerati e proposti ai russi
Il problema della cybersecurity non efficiente colpisce anche la Società di Gestione Degli Impianti Nucleari italiana. Nella giornata di ieri, un pacchetto composto da ben 800 GB di dati sensibili è stato hackerata e messo in vendita su un forum russo.
L’azienda non ha ancora confermato nulla e sul sito ufficiale non ci sono comunicati, ma le analisi sui primi campioni rilasciati dagli hacker fanno temere il peggio. Si parla di circa 15 anni di ricerche, con tanto di report, progetti sugli impianti, ubicazione di depositi e tante altre informazioni utili e riservatissimi.
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800 GB di dati sul nucleare italiano hackerati, cosa sta succedendo
Mi dicono che nell’elenco dei files pubblicato nell’ambito del -presunto- leak di oggi che ha coinvolto la #Sogin, sembra confermata l’abitudine di:
1) salvare le password
2) usare il aziendale PC per scopi personali
3) usare ancora i FAX
4) Burioni… pic.twitter.com/TWGZCHNQcz— Mic Pin ☄ (@michele_pinassi) December 12, 2021
Una leggerezza che rischia di costare grosso all’Italia. Probabilmente a causa del lavoro poco attento di qualche dipendente, ben 800 GB di dati appartenenti alla Società di Gestione Degli Impianti Nucleari italiana sono finiti in pasto ad un gruppo di hacker. Questi ultimi hanno provveduto sin da subito a mettere in vendita il tutto su un forum russo, mettendo a repentaglio ricerche che vanno avanti da 15 anni. L’aggravante è che la SOGIN è una società al 100% partecipata dal Ministero delle Finanze italiano.
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Come si può leggere nell’annuncio ufficiale, gli hacker chiedono circa 250.000 euro per la cessione di tutti i dati. Ci sono anche foto dei dipendenti, foto dei siti e progetti di ogni tipo. Ma cos’ha dato il via al tutto? Probabilmente WhatsApp. Tra i nomi dei file, infatti, spuntano anche documenti che potrebbero esser stati inviati tramite PC personali (senza gli accorgimenti necessari). Non resta che aspettare e vedere se sarà la SOGIN stessa a rilasciare una nota ufficiale per chiarire quanto accaduto e dare spiegazioni sulle motivazioni che hanno portato a questa figuraccia.