Secondo gli ultimi dati condivisi dalla Banca d’Italia, l’emergenza pandemica fa da volano agli acquisti online e alle operazioni cashless.
Italiani sempre più abituati agli acquisti online e alle operazioni cashless. L’emergenza pandemica ha stravolto le abitudini dei consumatori e la recente analisi sviluppata dalla Banca d’Italia (“L’impatto della pandemia sull’uso degli strumenti di pagamento in Italia”) fotografa limpidamente il nuovo approccio degli utenti nei pagamenti digitali. Una esigenza divenuta improcrastinabile in ragione delle restrizioni imposte dal governo e alla luce delle norme di comportamento determinate dall’emersione del Covid-19, che mirano a disincentivare i contatti.
In particolare, due dati riportati a margine dell’approfondimento evidenziano il salto di qualità compiuto dall’Italia sotto il fronte della moneta elettronica: l’incremento delle transazioni contactless registrato nell’ultimo trimestre del 2020 (+60%, in luogo del +33% afferente invece al medesimo periodo del 2019) e quello legato alla componente degli acquisti online (+40% ad aprile 2020, cifra pressoché doppia se confrontata con il 25% di febbraio 2020). Incrementi significativi anche a favore di quelle operazioni effettuate mediante l’uso di una carta di pagamento ma non necessitanti dell’inserimento di un PIN o della firma cartacea.
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Pagamenti elettronici: crescita soprattutto al Sud
Sebbene l’incremento nell’uso dei pagamenti cashless abbia coinvolto un po’ tutta l’Italia, è soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno che si è registrato un più alto tasso di adozione (comprendenti anche gli acquisti tramite app o dispositivi indossabili). Viceversa, la diffusione degli acquisti online è stata soprattutto maggiore al Nord, complice anche un irrigidimento delle misure restrittive determinate da una più acuta esplosione dell’emergenza sanitaria.
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Importanti anche altresì i dati relativi alla diminuzione dei prelievi presso gli sportelli ATM. Il disincentivo verso il cash si è fatto ovviamente più ingente in coincidenza con il lockdown, ma il dato su base annua (-15,1%) è certamente confortevole. Da non sottovalutare anche le indicazioni afferenti all’incremento dei pagamenti tramite Pos fisici, motivabile anche alla luce delle iniziative messe in campo dal governo.