E’ stato un cammino lungo, tortuoso, con trappole scattate qua e là che hanno rallentato la corsa italiana verso il digitale terrestre di nuova generazione. Alla fine dovremmo essere all’ultima curva prima del traguardo.
Tutto pronto, o quasi, per il passaggio definitivo al famigerato DVB-T2, acronimo di Digital Video Broadcasting – 2° Generation Terrestrial, un’estensione dello standard DVB-T del consorzio europeo DVB per una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre.
I problemi, soprattutto riguardante il segnale, non sono certo esauriti né tantomeno completamente risolti. Ancora qualcosa, a livello di tempo, c’è. Ma neanche poi troppo. Già, sta per cambiare tutto.
Dopo voci e indiscrezioni, si è arrivati alla fatidica data, quella ufficializzata da Confindustria Radio Televisioni, in una lunga nota ufficiale. “I broadcaster associati in Confindustria Radio Televisioni hanno convenuto di avviare le operazioni per la completa dismissione della codifica MPEG-2 in data 20 dicembre. Dal giorno successivo in ogni caso sulla tv digitale terrestre le trasmissioni saranno solo in Mpeg4”.
Il 20 dicembre, dunque, ultimo giorno in cui i restanti canali, per lo più generalisti, non potranno più essere visti con l’ormai vetusto MPEG-2. “La fissazione di una data comune – prosegue Confindustria Radio Televisioni – consente di programmare una adeguata campagna di comunicazione, anche istituzionale, indirizzata in particolare verso le fasce di popolazione più deboli che ancora non hanno provveduto alla sostituzione dei ricevitori obsoleti più vecchi”.
Un occhio di riguardo per chi non è ancora in possesso di decoder o smart tv, ma soprattutto per chi non sa come fare a passare al DVB-T2. Avranno un aiuto. Anche questo è ufficiale. “Un’attenzione particolare è rivolta agli anziani a cui è stata destinata l’operazione decoder a casa. Questa agevolazione deve essere adeguatamente comunicata a livello istituzionale e valorizzata per l’importante valore sociale che rappresenta”.
Ci sarà un ulteriore campagna di comunicazione nei prossimi giorni, che ci accompagnerà alla fatidica data del 20 dicembre. “È tuttavia importante che le Istituzioni competenti convengano sia sulla data di completa dismissione della codifica MPEG-2 – il monito conclusivo di Confindustria Radio Televisioni – sia sul piano di comunicazione ai cittadini e alle altre imprese di sistema coinvolte nel processo (come i produttori di apparati e rivenditori). Ciascuno, insomma, imprese e istituzioni, deve fare la sua parte, sempre con l’obiettivo di non lasciare nessuno indietro”.
Il dado è tratto, dunque. Ultimi giorni prima del gran finale. Sperando che fili tutto liscio e che si possa dire: “Tutto è bene, quello che finisce bene”.
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