Google lancia una patch indispensabile per tutti i dispositivi Android. In che modo cambieranno i device ora?
Sentir parlare di un nuovo aggiornamento, al di là del fatto che appartenga ad un OS di cui siamo in possesso o meno, non ha alcuna importanza. Riteniamo che sia sempre interessante studiarne le funzionalità, come anche approfondire i vari changelog e scoprire che cosa sia stato modificato. Di solito avvengono molti cambiamenti interessanti durante gli update di iOS per esempio, ma è ovvio che i più particolari siano quelli Android.
Essendo un sistema operativo che viene migliorato di volta in volta, può capitare che i bug o i glitch possano verificarsi in continuazione. Ciò spiega perfettamente come mai la casa produttrice, cioè Google, decida di lanciare molto spesso degli update di correzione, che spesso usa anche come “scusa” per introdurre delle nuove funzionalità. Insomma, non ci dispiace affatto l’idea ma, allo stesso tempo, è innegabile che vorremmo stare al sicuro.
Android cambia in grande: nessun hacker riuscirà più a metterlo in difficoltà adesso
Per fortuna hanno pensato pure all’eventualità di cui abbiamo appena parlato, ragione per cui è intervenuta appositamente per spiegare la sua idea e darci modo di valutare in che modo agire dopo averla saputa. E’ una iniziativa più che positiva per ognuno di noi, il che significa che dovremo soltanto informarci sulla base di quello che è stato dichiarato, e fidatevi che le novità non sono poche. Che cosa ha programmato Google in sintesi?
L’azienda di Mountain View, con sorpresa di tutti noi, ha annunciato una serie di misure finalizzate a rendere più sicuro il suo sistema operativo mobile Android, nello specifico lavorando su componenti hardware meno visibili, ma comunque soggetti, sempre di più, ad attacchi informatici. Ne hanno parlato Roger Piqueras Jover, Ivan Lozano, Sudhi Herle e Stephan Somogyi, cioè il gruppo di ricercatori Android principale, riferendoci che si stiano basando su degli elementi bare metal, ovvero delle istruzioni che vengono eseguite direttamente sull’hardware senza l’intervento di un sistema operativo.
Lo spiegano meglio nel seguente messaggio: “Mettere in sicurezza la Piattaforma Android richiede di andare oltre ai confini dell’Application Processore (AP). La strategia difensiva estesa di Android si applica anche al firmware eseguito negli ambienti bare metal in questi microcontroller, poiché sono una parte critica della superficie di attacco di un dispositivo. Qualunque perturbazione nel consumo della memoria e/o della capacità computazionale introdotta abilitando, per esempio, dei sanificatori basati sui compilatori potrebbe avere un impatto significativo sulle funzionalità, sulle prestazioni e sulla stabilità“.