Zoom per Mac è afflitto da un grave bug alla privacy, fortunatamente risolto a furia delle segnalazioni degli utenti. Aggiornate quanto prima l’app per macOS
Da quando è esplosa l’emergenza pandemica, le app per videoconferenze hanno macinato numeri da capogiro, a tal punto da diventare ormai indispensabili per il lavoro e per la produttività. Come spesso accade in questi casi, un più alto numero di utilizzatori agevola anche la scoperta di bug importanti nell’esperienza quotidiana: maggiori infatti sono le persone che utilizzano un certo programma, più probabile è che una parte o addirittura la quasi totalità delle stesse si accorga della presenza di storture software da correggere, agevolando così il compito degli sviluppatori.
Quanto accaduto dallo scorso dicembre a proposito di Zoom per Mac spiega perfettamente il discorso che abbiamo appena fatto. Diversi utenti hanno infatti invitato il team di sviluppo dietro alla popolare piattaforma di videoconferenze a rilasciare un nuovo aggiornamento per il sistema operativo macOS a causa di un difetto non trascurabile: la mancata disattivazione del microfono non appena si concludeva una conferenza.
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Bug Zoom per Mac: l’app manteneva attivo il microfono
Un bug, quello di Zoom per Mac, piuttosto importante per la privacy e di fatto segnalato grazie alla nuova funzionalità appositamente creata da Apple con l’ultima versione macOS Monterey per migliorare la privacy degli utenti: mediante un punto arancione nella barra dei menu, gli utilizzatori di un Mac possono infatti rendersi conto quando un’app accede ed utilizza il microfono. Proprio quest’ultimo dettaglio ha permesso ai clienti di Zoom di scovare il bug senza troppe peripezie: dopo aver concluso una videochiamata, l’app manteneva attivato l’accesso al microfono, come evidenziato dal protrarsi dell’indicatore arancione all’interno della barra dei menu del sistema operativo di Apple.
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Fortunatamente, gli sviluppatori di Zoom hanno risolto il problema, ed è per questo che è importante aggiornare quanto prima l’app per videoconferenze all’ultima versione, onde scongiurare possibili abusi sulla privacy. In questo senso, la società ha più volte chiesto ai suoi utenti di mantenere abilitati gli aggiornamenti automatici, così da semplificare il processo di update e ottenere le patch di sicurezza distribuite dal team di sviluppo.