C’è chi li aggancia alle chiavi, chi li infila in uno zaino, in qualsiasi oggetto prezioso che si teme di perdere. E chi con gli Air Tag è riuscito a fare una scoperta incredibile.
Un avvocato statunitense afferma di avere prove ferree che gli effetti personali presi durante una recente perquisizione di una baraccopoli a Portland, che sarebbero dovuti restare in custodia dalle autorità locali per un mese, sono in realtà stati gettati illegalmente nella spazzatura. Lo rivela il Portland Tribune.
Michael Fuller, che già aveva fatto l’ultima manovra legale la scorsa settimana per fermare lo sgombero della tendopoli da Laurelhurst Park, afferma di aver attaccato surrettiziamente dispositivi di tracciamento Apple AirTag a 16 oggetti personali, con il permesso di diversi senzatetto, prima della pulizia da parte dell’appaltatore cittadino Rapid Risposta Bio Clean. Ora, dice Fuller, i segnali di localizzazione wireless hanno mostrato che alcuni di quei beni – tra cui un paio di guanti, un altoparlante, due dipinti su tela e una stampa francese – sono finiti misteriosamente alla stazione di trasferimento dei rifiuti di Recology Oregon, 6161 N.W. 61st Avenue.
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«Ho praticamente implorato di non procedere con la perquisizione per assicurarsi che la proprietà non venisse distrutta, ma mi hanno ignorato. Ora ci saranno conseguenze legali – tuona Fuller in un’intervista riportata sempre dal Portland Tribune – Si rivendica completamente ciò che i senzatetto hanno sempre detto».
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Secondo la legge dell’Oregon, a Portland le autorità sono tenute a raccogliere e conservare tutte le proprietà che sono “riconoscibili come appartenenti a una persona e che hanno un uso apparente” quando si puliscono gli accampamenti dei senzatetto, secondo l’OPB. Il materiale sequestrato deve giacere in un determinato magazzino per 30 giorni, a meno che tali articoli non siano antigienici o non abbiano un’utilità evidente. Fuller dice che gli oggetti erano puliti e utili. “Se non si riuscirà a offrire una spiegazione plausibile per i beni apparentemente distrutti – continua – i miei clienti chiederanno un risarcimento monetario per le loro perdite”.
Eccola la potenza degli AirTag, sorretta da un app e dal “nuovo pannello Oggetti” che fa suonare l’altoparlante integrato nell’AirTag. “Grazie alla tecnologia di tracciamento, abbiamo prove schiaccianti che Rapid Response ha infranto la legge – continua Fuller – prendendo proprietà perfettamente pulite e igieniche, che appartenevano a senzatetto, e le ha gettate nella discarica“.
Chissà come andrà a finire la querelle statunitense. Quel che è certo è che se un AirTag è nelle vicinanze di un oggetto specifico, la funzione “Posizione precisa” presente sull’iPhone può guidarti al punto esatto in cui esso si trova, grazie alla tecnologia Ultra Wideband che permette di indicare la retta via seguendo una distanza esatta. Una funzione, va specificato, compatibile con determinati iPhone, però: dall’iPhone 11 (iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max) all’ iPhone 12 ( iPhone 12 mini, iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max).
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