Al debutto il nuovo bonus per sostituire la tv: tutto quello che occorre sapere

Nonostante i forti ritardi che hanno fatto slittare l’avvento totale dell’MPEG-4 (slittato a partire dal 15 ottobre) e il rinvio del switch per il definitivo passaggio al Digitale Terrestre di seconda generazione, in Italia la corsa al DVB-T2 è ripartita con il bonus tv del governo per favorire il passaggio al radicale cambiamento nel guardare la televisione.

Digitale Terrestre, la (ri)partenza è fissata per il 15 ottobre (Adobe Stock)
Digitale Terrestre, la (ri)partenza è fissata per il 15 ottobre (Adobe Stock)

Dal 23 agosto, infatti, tutti i cittadini italiani potranno richiedere un bonus rottamazione tv per l’acquisto di televisori compatibili con il nuovo digitale terreste DVB-T2/Hevc Main. Il bonus consiste in uno sconto del 20% sul nuovo televisore fino a un massimo di 100 euro, portando al rivenditore il vecchio tv/decoder che non sostiene più i nuovi standard tecnologici di trasmissione televisiva. Attenzione, una postilla importante: non bisogna confondere il bonus tv con il precedente incentivo (quello che dipende dalla cifra segnata nell’ISEE), e proprio per questo cumulabile. Il governo, per questa prima parte di passaggio al DVB-T2 ha stanziato una manovra da 250 milioni. “Il Mise è inoltre pronto a chiedere, ove necessario un ulteriore finanziamento del bonus nella prossima legge di bilancio – sempre in una nota ufficiale – le risorse al momento disponibili sono pari a circa 220 milioni di euro, 30 milioni sono stati invece già erogati con il precedente incentivo.

Bonus TV: Pronti, partenza, via… col freno a mano tirato

Digitale Terrestre, bonus tv cumulabile con il precedente incentivo governativo (Adobe Stock)
Digitale Terrestre, bonus tv cumulabile con il precedente incentivo governativo (Adobe Stock)

Il bonus tv in questione, invece, non prevede i limiti ISEE. “Tutti i rivenditori possono registrarsi sulla piattaforma resa già disponibile dall’Agenzia delle entrate per il precedente bonus, che consente automaticamente di essere autorizzati a concedere il bonus ai cittadini – specifica il Mise, in una nota ufficiale – si precisa che al momento è possibile solo una stima non verificabile dei televisori da sostituire nell’intero percorso verso le nuove tecnologie di trasmissione televisiva che si completerà a gennaio 2023. Pertanto qualsiasi previsione sulle percentuali di copertura del bonus, già pubblicate da alcuni giornali, sono da ritenersi prive di fondamento”. Per richiedere il bonus tv, quindi, è sufficiente avere un dispositivo da rottamare (acquistato prima del 22 dicembre 2018) presentarsi dal rivenditore o all’isola ecologica autorizzati con il modulo di autodichiarazione compilato, senza dimenticare che bisogna essere residenti in Italia e in regola con il pagamento del canone.

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Tante belle parole, ma la partenza è col freno a mano tirato. L’Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati (Aires), che riunisce le principali aziende e gruppi distributivi specializzati di elettrodomestici ed elettronica di consumo, ha evidenziato come la registrazione sul portale delle Agenzie delle Entrate non funziona del tutto, e di conseguenza i clienti non possono ottenere il bonus del 20% per un nuovo tv/decoder idoneo per l’arrivo del digitale terrestre di seconda generazione. Di contro, l’Agenzia dell’Entrate ha ammesso il problema attuale, ma anche garantito che il servizio sarà attivato nelle prossime ore.

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Se non ci saranno nuovi intoppi, sempre dietro l’angolo, Il passaggio al nuovo standard del digitale terrestre consentirà di godere di una qualità delle immagini molto superiore rispetto a quelle attuale, con annessi più canali. La rivoluzione del digitale terrestre è determinata dall’impellente necessità di liberare la banda 700 Mhz, fin troppo utilizzata in Italia, soprattutto dalle tv locali, per far spazio alla rete 5G per gli operatori di telefonia. Lo switch off del segnale, poco piu’ di dieci anni dopo il passaggio al DVB-T1.

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