Comunicare è un’azione fondamentale, e nel corso del tempo e degli anni le forme per farlo sono cambiate e si sono anche moltiplicate. Quando pensiamo alla comunicazione, davvero dobbiamo tornare indietro ai tempi dei tempi, quando si comunicava solo tra persone nello stesso posto, per poi andare avanti nel tempo e iniziare a poter inviare i proprio messaggi anche più lontano. Tutti ricordiamo per esempio i viaggi lunghissimi, che duravano giorni, dei corrieri che dovevano portare messaggi nelle province dell’antico Impero Romano.
Con il passare del tempo la possibilità di mandare messaggi a persone lontane è chiaramente aumentata, è nato il servizio postale, e per lunghissimi anni la cartolina ha rappresentato, assieme alla lettera, il mezzo più utilizzato per comunicare con qualcuno. Ma tutto è cambiato con l’avvento della tecnologia, di internet e dei telefonini.
L’entrata di internet ha rappresentato senza dubbio un cambiamento epocale, ed ha modificato le abitudini e i modi di agire e pensare di mezzo mondo. Internet ha rappresentato un punto di svolta fondamentale, anche e soprattutto nel modo di comunicare, perché fino a quel momento non era possibile arrivare simultaneamente al lato opposto del globo, cosa che il web ha permesso di fare a tutti.
Il simbolo dei nostri tempi in fatto di messaggi è senza dubbio quindi la cassetta postale, quel punto di riferimento che ognuno di noi ha sempre avuto sotto casa, e dove si è recato centinaia di volte per imbucare lettere o cartoline. Ora però la situazione è cambiata, e anche le care e vecchie cassette rosse subiranno una modifica.
La nostra generazione, soprattutto quella prima dell’arrivo di internet, ha avuto come mezzo per inviare la posta le famose cassette rosse, quelle dove si andava ad imbucare la corrispondenza, dovendo fare attenzione a metterle nel comune di residenza o fuori dal comune. L‘invenzione del cellulare ha poi visto entrare gli sms, e l’avvento di internet ha definitivamente scalzato i messaggi cartacei, imbucati nelle iconiche cassette postali. Ma le cassette ancora si trovano, e così si è deciso di ammodernarle, e renderle più fruibili invece che essere dimenticate.
A pensarci è stata Poste Italiane, e la notizia è stata diffusa da Agcom, che hanno presentato quelle che ora si chiamano Smart Letter Box. Poste Italiane ha fatto sapere che le cassette restano quelle iconiche rosse, che dal 1961 sono in funzionamento in tutta Italia, ma a cambiare sarà il funzionamento. Adesso le nuove cassette, inizialmente 400 di cui 300 nei piccoli comuni, rappresenteranno uno strumento in grado di registrare e trasmettere dati sulle condizioni ambientali, attraverso dei sensori che rilevano temperatura e qualità dell’aria e permetteranno di monitorare i dati nel corso del tempo.
Alcune di queste cassette hanno uno schermo dove i cittadini potranno leggere delle notizie, ma saranno utili soprattutto per ridurre i tempi delle operazioni di raccolta della corrispondenza. “Questo perché i sensori percepiscono esattamente il momento in cui questa è stata imbucata, ottimizzando così i tempi dei portalettere, con evidenti risultati anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale”, spiega Poste Italiane. Al momento in Italia ne sono state installate ben 403 cassette Smart, delle quali 300 nei piccoli comuni; entro il 2025 saranno presenti 11.000 cassette, delle quali circa la metà nei comuni con meno di 5.000 abitanti.
Inoltre Poste con un piano biennale, prevede di ridurre il numero delle tradizionali buche lettere da 46.500 a 29 mila perché, come spiega Agcom, “l’evoluzione del mercato postale ha portato negli ultimi anni a una drastica riduzione dei volumi postali accettati attraverso le cassette di impostazione fino a rappresentare solamente una percentuale di circa il 3% del volume totale, con un trend di diminuzione di oltre il 20% annuo“.
La delibera dell’Agcom prevede che vi sia “la presenza di: una cassetta d’impostazione entro la distanza massima di 0,5 chilometri dal luogo di residenza per il 50% della popolazione residente; una cassetta d’impostazione entro la distanza massima di un chilometro dal luogo di residenza per l’85% della popolazione residente; una cassetta d’impostazione entro la distanza massima di 1,5 chilometri dal luogo di residenza per il 92% della popolazione; una cassetta d’impostazione entro la distanza massima di 3 chilometri dal luogo di residenza per il 98% della popolazione”.
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