C’è traffico al di là della terra. La NASA ha tracciato una quantità considerevole di oggetti vicino al nostro pianeta, qualcosa come ventisette mila, alcuni di dimensioni superiori a un chilometro. Fra i tanti ce n’è uno in particolare che si fa notare per le sue dimensioni gigantesche.
C’è chi lo ha paragonato alla Tour Eiffel, chi all’Empire State Building, l’asteroide 2004 UE, del diametro di circa 160 metri, che in queti giorni si sta avvicinando alla Terra, a una distanza non preoccupante ma rilevante: 0,02 unità astronomiche, poco più di 30 distanze lunari.
L’asteroide è stato classificato come un near-Earth object (NEO), secondo la NASA sono “comete e asteroidi che sono stati spinti dall’attrazione gravitazionale dei pianeti vicini in orbite che consentono loro di entrare nelle vicinanze della Terra”.
Paul Chodas tranquillizza un po’ tutti per una situazione da monitorare: “Astronomicamente, molti asteroidi si stanno avvicinando alla Terra – dice il direttore del CNEOS presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, nel sud della California, in uno stralcio di un’intervista ad ABC News – ma in termini umani sono a milioni di miglia di distanza e non possono avvicinarsi a meno di milioni di miglia“.
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Situazione sotto controllo, dunque. Almeno per ora. Già, gli scienziati sono comunque allerta perché l’asteroide 2004 UE è considerato comunque potenzialmente pericoloso, e poi potrebbe cambiare la sua rotta. Inoltre anche solo il passaggio “vicino” alla Terra potrebbe essere fonte di cambiamento per ragioni gravitazionali. Meglio prevenire. L’importante è avere un preavviso: se questo è di circa 5-10 anni, in futuro non dovrebbe essere un problema particolare deviare un asteroide dalle dimensioni simili a quelle del 2004 UE.
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“Negli ultimi 20 anni, la NASA ha aumentato drasticamente il numero di NEO conosciuti, passando da meno di mille a quasi 28.000”. Così parlò Leslie Looney, professore di astronomia, nonché editore di scienze fisiche del News Bureau Lois Yoksoulian. “L’asteroide 2004 UE non è considerato un problema di sicurezza poiché l’approccio più vicino all’orbita terrestre (il 13 novembre, ndr) sarà più di 30 volte la distanza Terra-Luna – spiega – ma qualsiasi oggetto di oltre 140 metri di diametro potrebbe causare gravi danni alle città o alle coste in caso di collisione”.
L’avvicinamento dell’asteroide 2004 UE è l’occasione per capire di più su questi oggetti e la crescita di NEO conosciuti. “Negli ultimi 20 anni, la NASA ha aumentato drasticamente il numero di NEO conosciuti, passando da meno di mille a quasi 28.000 – conclude Looney – le dimensioni precise dei NEO possono essere difficili da risolvere a causa delle loro piccole dimensioni e delle grandi distanze”. Ecco spiegato l’aumento della NASA: “Qualsiasi oggetto di queste dimensioni potrebbe avere un impatto catastrofico sulla Terra – conclude il noto professore di astronomia – distruggendo città con grandi perdite di vite”.
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