Ci fidiamo a comprare un nuovo smartphone in questo periodo? Questa notizia ci farà riflettere su tale scelta: ecco il sequestro del secolo.
Cambiare di tanto in tanto cellulare non può essere una cattiva decisione, specialmente se il nostro dispositivo elettronico non è più così prestante come una volta. Tutto dipende anche da quanto vogliamo spendere e da quali siano i nostri interessi attuali, per cui fare una rapida ricerca non solo ci aiuterebbe a fare a scelta giusta, ma ci terrebbe lontani pure da eventuali truffe organizzate. 
È successo che qualche cliente venisse imbrogliato durante l’acquisto di un prodotto elettronico, ma questo avviene principalmente quando si tenta di ordinare online uno smartphone, un tablet o un computer. Fare attenzione a chi lo spedisce, oppure se lo shopping è garantito dal sito giallo stesso, ci supporterebbe maggiormente a comprare il device il prima possibile.
Milioni di accessori contraffatti sequestrati: occhio a cosa comprate
Ma a volte ci facciamo prendere la mano dai prezzi bassi e da coloro che ce li propongono di seconda mano oppure completamente immacolati, offrendoceli ad un prezzo del tutto ridicolo. È da questi individui, infatti, che dovreste stare assolutamente alla larga: la Polizia ha compiuto un arresto a seguito di una vendita illegale. In che circostanza è avvenuto tutto questo?
I finanzi del comando provinciale di Roma hanno sequestrato oltre 1,1 milione di accessori telefonici recanti i marchi falsi della Apple, Samsung e Huawei, denunciando alla locale procura della Repubblica di Roma due persone per le ipotesi di reato di vendita di prodotti contraffatti e di ricettazione. Una vera e propria truffa più che “legalizzata”, nonostante si trovasse sotto gli occhi di tutti.
L’indagine è scattata con un controllo minuzioso sul social “Wechat“, dove le
fiamme gialle del 3° nucleo operativo metropolitano di Roma hanno notato nell’offerta diversi prodotti firmati a prezzi vantaggiosi, riuscendo a risalire agli autori degli annunci ed indagando a fondo. Così facendo, sono riusciti a scoprire l’imbroglio organizzato e a fermarlo in tempo e con astuzia.
Le perquisizioni hanno avuto luogo presso un deposito ubicato nel quartiere Prenestino, riconducibile a una azienda gestita da cittadini cinesi, dove hanno rinvenuto migliaia di prodotti Apple contraffati. Sono stati trovati dozzine di etichette, cover, auricolari, adattatori, cavi USB e altri ricambi con marchi falsi dei produttori hi-tech. In particolar modo spiccavano quelli della Mela, seppur contraffatti.