Prima o poi diverranno vetuste, a tal punto da essere sostituite. Se ne era parlato in passato di come evolvere in un certo qual modo le password. Nel frattempo bisogna conviverci. O meglio, saperci convivere.
C’è chi si sta immaginando, comunque, un mondo senza password. O, più precisamente, un mondo caratterizzato da un sistema informatico che identifica una persona sulla base di una o più caratteristiche fisiologiche e/o comportamentali, confrontandole con i dati precedentemente acquisiti e conservati nel database del sistema, tramite degli algoritmi e dei sensori di acquisizione dei dati in input.
Google sta percorrendo questa strada, puntando proprio sulle AIDC acronimo di Automatic Identification and Capture. In questo contesto va inserito la pubblicazione di una nuova specifica.
Nasce con il concept di supportare le carte di pagamento biometriche e altri metodi di transazione avanzati. Global ID si unisce a un acceleratore che potrebbe anche fornire un percorso verso un nuovo mercato della biometria.
Google, ma anche Microsoft, stanno pensando rispettivamente nuovi prodotti per la biometria dei consumatori e la gestione dell’identità aziendale e ForgeRock è privato di un accordo da 2,3 miliardi di dollari.
La spinta verso le password biometriche è data dalle tante falle delle attuali password. Fra credenziali bancarie, account social, le infinite app che scarichiamo quotidianamente, la casella di posta elettronica, e chi più ne ha più ne metta, risulta innanzitutto sempre più difficile, ricordarsene.
Francamente molti utenti sono giù andati nel panico nel tentativo di segnare tutto in un block notes, o su Note dello smartphone, pregando dio di non perderselo, o sperando che non venga rubato. E’ tutto dannatamente complicato per i privati, figuriamoci per le aziende che dispongono di tantissimi account.
Qualcuno ce l’ha ricordato l’enormità delle password gli ha dato un numero, in un recente studio: i dipendenti delle P.M.I. utilizzano fino a 85 chiavi di accesso, mentre quelli delle grandi imprese, in media, circa 25. Un numero abnorme, tendente al disumano. Da qui nuovi tentativi di percorrere altre strade.
È stata pubblicata, in tal senso, una nuova bozza di specifica EMVCo per i dispositivi di pagamento nei punti vendita e gli sportelli automatici che supportano le carte di pagamento biometriche.
La nuova specifica del kernel contactless, uno degli oltre 20 sistemi kernel contactless utilizzati in tutto il mondo, garantisce l’interoperabilità tra i sistemi POS e le carte di Visa, Mastercard, American Express, Discover, JCB e UnionPay.
La scadenza per la registrazione delle SIM biometriche in Kenya, con 14 milioni di account mobili ancora da registrare e a rischio di chiusura. I fornitori di telecomunicazioni nelle Filippine affermano di essere pronti a svolgere un’attività simile nel loro paese, ma farebbero bene a prestare particolare attenzione alla sicurezza dei dati che raccolgono, come dimostrato da una massiccia violazione dei dati di registrazione delle SIM in Indonesia.
Siamo agli albori di un’era (forse), tutto si deve stabilizzare. Tutto, basta trovare un’alternativa valida alle password, così come siamo abituati, ahinoi, a conoscerle.
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