Una mossa che potrebbe costare cara al colosso dell’e-commerce. Amazon rischia grosso, dovrà richiamare subito migliaia di articoli.
È stata la Commissione americana per la sicurezza dei prodotti (CPSC) ad approfondire le indagini su circa quattrocentomila prodotti di terze parti venduti su una delle piattaforme di e-commerce più frequentate dagli utenti del web ovvero Amazon. Pare infatti che il colosso di Beacon Hill in mano al miliardario Jeff Bezos non abbia avvisato i consumatori dei possibili rischi per la salute di questi articoli messi a disposizione sul proprio portale.
Ora sarebbe proprio la società a essere ritenuta responsabile, è stato chiesto l’immediato richiamo per tutti gli oggetti che possano presentare delle criticità per gli acquirenti. “Se i prodotti rimangono in mano dei consumatori si possono rischiare infortuni o addirittura il decesso, in qualche caso”, si legge nella nota diffusa nelle ultime ore dalla CPSC. La replica di Amazon non ha tardato ad arrivare ma non è quella che in tanti si sarebbero aspettati.
“Attenzione: notifica urgente sulla sicurezza. Riguarda il tuo ordine Amazon”, è questo il titolo della segnalazione che migliaia di utenti stanno ricevendo in queste ore da parte di Amazon. La notizia è degli ultimi giorni, il colosso dell’e-commerce è alle prese con una bella gatta da pelare. Sì perché secondo la Commissione americana per la sicurezza dei prodotti (CPSC) circa quattrocentomila articoli potrebbero rappresentare un rischio per la salute dei consumatori, non essendo particolarmente sicuri.
Gli oggetti di terze parti venduti sulla piattaforma includono pigiami per bambini potenzialmente infiammabili, rivelatori di monossido di carbonio difettosi e asciugacapelli che potrebbero innescare scariche accidentali. Questi sarebbero ancora presenti nelle case di chiunque li abbia acquistati, anche perché l’azienda di Beacon Hill almeno per ora non ha avviato la procedura di richiamo. Pare che agli utenti siano state regalate semplicemente delle gift card, le comunicazioni a riguardo rimangono abbastanza vaghe.
“I consumatori continueranno a utilizzare questi prodotti perché li hanno ancora nelle proprie case. I rischi per la salute sono sotto gli occhi di tutti”, è il messaggio diffuso dalla CPSC di recente. Insomma, non resta altro da fare che attendere i prossimi sviluppi, con la speranza che Amazon imbocchi il sentiero giusto e richiami al più presto i prodotti difettosi.
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