Amazon investe nell’automazione dei propri magazzini, ufficializzando un importante operazione con una società belga specializzata nel settore
Amazon sperimenta modi nuovi per migliorare la logistica. L’azienda statunitense ha infatti annunciato di aver perfezionato l’acquisto di Cloostermans, società belga la cui tecnologia è già utilizzata da Amazon.
Le due realtà collaborano da qualche anno (2019, nello specifico, ndr), ma è evidente che alla luce della recente notizia, il rapporto tra i due brand diventerà ancora più fitto, nell’ottica di una maggiore efficienza dei servizi offerti dal portale più famoso al mondo dedicato allo shopping online.
Cloostermans si aggiunge così a One Mediacal e iRobot, di cui la stessa Amazon ha annunciato in precedenza l’acquisizione. Cloostermans, fondata nel lontano 1884, è impegnata da anni nella produzione di soluzioni di meccatronica che hanno lo scopo di automatizzare i sistemi di produzione, e ciò nell’ottica di sostituire o meglio ancora semplificare il lavoro umano. “Investiamo in tecnologia che permette di rendere il nostro lavoro più sicuro, semplice e produttivo”, è quanto si legge nel comunicato stampa diramato dalla società.
Come ricordato all’inizio, il rapporto di collaborazione tra Amazon e Cloostermans è ben saldo, con radici che risalgono al 2019, quando il gigante dell’e-commerce ha deciso di far uso della tecnologia del brand di origine belga per aiutare a spostare e impilare contenitori pesanti e mettere insieme i prodotti per la consegna ai clienti.
Amazon investe nell’automazione dei propri magazzini
In questo senso, i circa 200 dipendenti che militano tra le file di Cloostermans faranno parte della grande famiglia di Amazon Global Robotics, in forte espansione in Europa, da anni focalizzata sull’automazione degli aspetti delle operazioni di magazzino legate proprio ai servizi di Amazon. Ricordiamo, in questo senso, che l’unità è stata costituita circa un decennio fa in seguito all’acquisizione da parte di Amazon di Kiva Systems, un produttore di robot da magazzino, per un valore di 775 milioni di dollari.
La notizia odierna conferma l’interesse e l’intenzione della società statunitense verso il settore della supply chain. Basti pensare, ad esempio, che Amazon ha presentato lo scorso giugno una macchina per il trasporto di pacchi chiamata Proteus, definita dalla stessa Amazon come il suo primo robot mobile completamente autonomo. E nel corso del tempo sono stati implementati altri robot aventi lo scopo di dar manforte nel processo di smistamento dei pacchi.
Tramite un post sul blog, Ian Simpson, vicepresidente di Global Robotics di Amazon, si è detto soddisfatto dell’acquisizione, affermando che l’azienda sta investendo in robotica e in altre tecnologie per rendere i suoi magazzini più sicuri per i dipendenti.