Bene, bravi, bis. Amazon ha due nuovi programmi per Alexa. La più grande e-commerce al mondo decide di mettere Alexa al servizio di ospedale e case di riposo, come annunciato direttamente dal colosso di Seattle.
Due programmi integreranno l’assistente personale intelligente sviluppato dall’azienda statunitense, utilizzato per la prima volta nei dispositivi Amazon Echo e Amazon Echo Dot, sviluppati dalla sezione Amazon Lab126.
Saranno gestiti entrambi tramite Alexa Smart Properties, un programma ad hoc che consente alle organizzazioni ospedaliere e quelle delle case di riposo, di controllare un sistema Alexa centralizzato.
“All’inizio della pandemia, gli ospedali e le comunità di anziani ci hanno contattato, chiedendoci di aiutarli a configurare Alexa nelle loro comunità“. Così Liron Torres: “Gli ospedali avevano bisogno di interagire con i pazienti senza utilizzare dispositivi di protezione – spiega il leader globale di Alexa Smart Properties, in un’intervista sulle colonne di The Verge – e le comunità di anziani volevano mettere in contatto i loro residenti sia con il personale sia con i membri della famiglia”.
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Negli ospedali, il programma Alexa Smart Properties permetterà agli infermieri di comunicare con i pazienti, attraverso le funzioni di chiamata e citofono drop-in, senza dover entrare per forza nelle stanze. I pazienti, dal canto loro, potranno interagire a distanza con gli infermieri. “Con Alexa – continua Lion Torres – gli ospedali aumenteranno efficienza e produttività, risparmiando anche le forniture mediche“.
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Gli ospedali potranno anche inviare informazioni e annunci tramite Alexa ai pazienti, che avranno la possibilità di attivare la funzione di “non disturbare“, per evitare drop-in. “Il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, il BayCare Health System in Florida e Houston Methodist – aggiunge Torres – stanno aggiungendo Alexa alle loro strutture”.
Il doppio nuovo programma di Amazon permetterà alle strutture abitative degli anziani di utilizzare i dispositivi Amazon Echo per inviare annunci o altri messaggi alle stanze dei residenti. “Così il personale – aggiunge Torres – potrà essere a disposizione per altre attività”. Durante la pandemia da Coronavirus, molte strutture si affidavano ad antichi rimedi per restare a distanza dai pazienti, utilizzando, nell’emergenza più assoluta, fogli di carta stampati infilati sotto le porte dei residenti per comunicare i cambiamenti nei protocolli, pasti o quarantene.
Adesso con Alexa potranno inviare messaggi istantaneamente, nelle stanze dei pazienti. I residenti delle case di riposo potranno anche effettuare chiamate tramite Alexa, a familiari o amici, senza dover fare per forza affidamento su un membro dello staff. I contatti approvati saranno anche in grado di chiamare tramite Alexa. La struttura, infatti, potrebbe consentire di chiamare una serie di contatti, previa approvazione del residente.
“Anche due reti di comunità di anziani, Atria a livello nazionale, Eskaton, con sede in California, stanno aggiungendo Alexa ad alcune strutture, come confermato da Amazon stesso. Che, però, non ha voluto rivelare i costi dei due programmi“.
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