Il 23 luglio del 1985, Commodore presentò la nuova generazione di console con Commodore Amiga 1000, il primo tentativo di fornire uno strumento semplice e poco costoso su larga scala.
Il 23 luglio del 1985, Commodore presentò la nuova generazione di console con Commodore Amiga 1000, il primo tentativo di fornire uno strumento semplice e poco costoso su larga scala.
Dal costo di 1200 dollari, Amiga 1000 era equipaggiata con sistema operativo OS e divenne qualcosa di più di una semplice console di gioco.
Dotata di tastiera e floppy disk, Amiga 1000 permetteva di utilizzare diversi applicativi, per quanto l’hardware era rimasto al minimo indispensabile per offrirlo al pubblico al minor prezzo possibile.
Utilizzava un processore Motorola da 7 Mhz, un prodotto top di gamma per l’epoca mentre la memoria Ram arrivava a 512 Kb. La memoria interna, nella versione low cost base, era di appena 8 kb, abbastanza per poter lanciare il launcher di gioco. Un upgrade opzionale forniva 256 kb di memoria mentre applicativi e giochi erano delegati al floppy disk da 3.5 pollici da ben 800 kb di dati.
La scheda grafica era abbastanza potente da garantire una risoluzione di 640×320 a 16 colori o 320×240 a 32 colori. Niente a che vedere con quelle di oggi, ma 30 anni fa era qualcosa di incredibile.
Il primo tentativo ebbe un discreto successo ma solo la versione successiva, la famosa Amiga 500, riuscì a conquistare il mondo intero, Italia compresa. Il prezzo italiano era pari a circa 1 200 mila lire, un prezzo in linea con i primi personal computer.
Amiga 1000 fu presentata a New York con la presenza di due celebrità dell’epoca ovvero l’artista Andy Warhol e la cantante Debbie Harry che furono i primi a sperimentare le potenzialità di questa console.
Sfruttando un software di disegno grafico, Andy Warhol creò il primo ritratto digitale su Amiga.
Il progetto inizialmente puntava a fornire una console di gioco eccezionale ma ben presto il gruppo di sviluppo ampliò le aspettative, trasformando l’Amiga in un progetto più trasversale.