Storia di una morte annunciata. E’ da un anno che il colosso di Mountain View fa capire a chiare lettere la storia bella che segnata di Android Auto, lo standard basato su smartphone per consentire ai dispositivi mobili del Robottino verde di essere utilizzati nelle proprie vetture.
Un anno fa, di fatto, l’annuncio del colosso di Mountain View delle sostituzione in pratica di Android Auto con il Google Assistant. Già ad agosto la rimozione dell’applicazione su Android 12, tuttavia era ancora possibile utilizzare Android Auto (con Android 10 e 11). Ancora per poco.
Qualcuno ancora ne fa uso, anche se Google lo sta togliendo pian piano. Anche perché non c’è alternativa all’applicazione. Si potrebbe sempre utilizzare l’esperienza di base di Android ed eseguire le app sui loro smartphone, ma senza un’interfaccia ottimizzata per la guida, sembra tutto un downgrade che ovviamente non dovrebbe avvenire su una piattaforma mobile così popolare.
“Se la tua auto è compatibile con Android Auto, puoi comunque connetterti direttamente al display”
Questa settimana Android Auto per smartphone ha smesso di funzionare completamente, tramite la rimozione anche dell’elenco del Play Store. Gli utenti che avviano l’app, infatti, ora vengono reindirizzati alla pagina delle impostazioni di Android Auto dove, non si può fare nulla.
Google ha il piano B: ottenere un’esperienza ottimizzata per l’auto sui propri dispositivi mobili per passare semplicemente alla Driving Mode, fornita in bundle con Google Assistant. La “modalità di guida” è stata introdotta lo scorso anno appositamente per svolgere il ruolo di alternativa ad Android Auto per i telefoni, ma finora il feedback è stato a dir poco scoraggiante.
“Se hai utilizzato l’app Android Auto sullo schermo del telefono, dovrai passare alla modalità di guida dell’Assistente Google, una nuova esperienza di guida integrata”. L’ufficialità di Google vale un certificato di morte: “Se la tua auto è compatibile con Android Auto, puoi comunque connetterti direttamente al display”.
La modalità di guida basata sull’Assistente Google è progettata pensando a Google Maps e, sebbene il pacchetto di funzionalità essenziali sia ancora presente, quindi puoi facilmente effettuare chiamate e inviare e ricevere messaggi, la mancanza di supporto per altre app di navigazione è un grave inconveniente.
L’app è a dir poco glitch, per non parlare del fatto che non è nemmeno disponibile su tutti i dispositivi e in tutte le regioni. Secondo Google stesso, la modalità di guida è disponibile solo in Australia, Canada, Francia, Germania, India, Italia, Messico, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Richiede almeno Android 9 e può funzionare solo su dispositivi con 4 GB di RAM e altro. Inutile dire che integra anche il supporto ai comandi vocali, ovviamente powered by Google Assistant, ma puoi solo effettuare e rispondere a chiamate, inviare e leggere messaggi e ascoltare musica. Per la navigazione, i tipici comandi di Google Maps possono essere utilizzati per interagire con l’app e impostare una nuova destinazione.