Arrivano brutte notizie sul fronte Android. Google ha infatti introdotto una nuova Policy che, con ogni probabilità, potrebbe vietare la possibilità di scaricare alcune delle app più amate da parte degli utenti
Uno dei maggiori punti di forza di Android è senza dubbio il suo Play Store. Un catalogo praticamente infinito di applicazioni utilizzabili per ogni tipo di bisogno. Dalle utility ai social network, passando per wallpaper e giochi. Le possibilità sono parecchie, sia gratuite che a pagamento.
Rispetto all’App Store di Apple, il servizio di Google è conosciuto per essere molto più “aperto” per rendere la vita più semplice a sviluppatori e publisher. Presto però qualcosa potrebbe cambiare. A novembre è infatti prevista l’entrata in vigore di una nuova policy che, tra le altre cose, prevede l’esclusione definitiva di alcune delle app maggiormente scaricate ed utilizzate dagli utenti.
Play Store, addio ad alcune app apprezzatissime dall’utenza
La svolta è prevista per l’1 novembre, data nella quale entrerà in vigore la nuova Policy aggiornata da parte di Google per il suo Play Store. Da tempo, il colosso di Mountain View sta lavorando per rendere più sicuro e trasparente il suo servizio. Innanzitutto rimuovendo tutte quelle app che potrebbero recare danni ai consumatori a livello di sicurezza, con malware e virus vari che continuano a circolare all’interno dei sistemi di Big G.
Ma non solo. L’ultima modifica riguarda infatti le app VPN che offrono – tra le altre cose – funzionalità per il blocco o la limitazione delle inserzioni. Queste ultime dovranno vedersela con la nuova Policy di Google, che andrà a limitare tutti i servizi che vanno a bloccare i tracker pubblicitari.
Saranno dunque ammesse all’interno del Play Store solamente le app che utilizzano la classe di base VPNService di Android, utile per aprire tunnel criptati al livello del device verso una destinazione remota. Ne ha parlato Blokada all’interno del suo forum. La nota app per VPN e blocco delle pubblicità non dovrebbe comunque venire rimossa dallo store, in quanto il traffico viene filtrato nel cloud e non va dunque a violare le nuove politiche introdotte da Google. Destino opposto invece per servizi come DuckDuckGo Privacy Browser e Jumbo. Staremo a vedere quali conseguenze avrà questa importante modifica a livello pratico.