AokPass è un passaporto sanitario digitale che registra l’esito dei test effettuati per evitare la quarantena una volta atterrati a destinazione. Un domani dovrebbe contenere la vaccinazione.
Una app per dimostrare l’esito negativo di un tampone o di essere stati vaccinati contro il Covid 19. Si affida anche a questo l’industria dei trasporti aerei, in profondissima crisi a causa della pandemia da Sars-CoV-2. Dallo scorso 5 gennaio è in corso la sperimentazione della app AokPass, essenzialmente un passaporto sanitario digitale che mira ad evitare la quarantena nel paese di destinazione a tutti i passeggeri che risultati negativi al test o ai futuri vaccinati.
Il test di Aok Pass è per ora associato a un’unica tratta, da Roma Fiumicino al JFK di New York, per tre voli a settimana complessivi. Secondo quanto riportato da Wired, tuttavia, l’intenzione è di estenderne l’utilizzo una volta completata positivamente la fase di test. La app è stata fortemente voluta dalla International Chamber of Commerce (ICC), che raccoglie 45 milioni di aziende in tutto il mondo e il cui primario obiettivo è rispondere in fretta all’emergenza dell’economia mondiale.
Come è facile prevedere, la bontà dell’iniziativa dipende molto dalla volontà politiche degli singoli stati. Solo i governi possono decidere se un passeggero che varca i confini nazionali debba o meno affrontare la quarantena, a prescindere dall’essersi sottoposto a un test che ad oggi non offre mai il 100% dell’affidabilità.
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Come funziona AokPass, la app che supporta il passaporto sanitario in fase di test sul volo Roma-New York
Tra gli sviluppatori della app troviamo la start-up Aok, fondata proprio dalla ICC; suoi partner sono la società di Singapore International SOS e gli svizzeri di SGS, multinazionale che si occupa proprio di test e certificazioni. Il passaporto sanitario della AokPass è protetta da crittografia basata sulle blockchain, gli stessi mattoncini che custodiscono le crypto currency e le transazioni con esse eseguite, rendendole intracciabili per chi non ne possiede la chiave.
È scontato il motivo di uno standard di sicurezza così elevato quando si parla di dati sensibili come quelli riguardanti la salute. Il passeggero potrà mostrare il passaporto sanitario all’imbarco, provando la propria negatività (o futura immunizzazione, si spera al più presto) ed evitando di sottostare al regime di quarantena obbligatoria una volta arrivato a destinazione. Ma per visualizzare i dati sarà necessario avere accesso fisico allo smartphone e una password.
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Tra gli obiettivi principali di ICC c’è la ripresa dei in viaggi business, che guarda caso rappresentano gli introiti più alti per le compagnie aeree. Si tratterebbe di un traguardo importante per ogni industria che si affida ai viaggi internazionali dei propri dipendenti e che sarebbe afflitta da problemi di produttività in caso di eventuale quarantena.