Tra le novità di Windows 11 spunta una caratteristica a dir poco clamorosa: la compatibilità con le app Android. Riuscirà finalmente Microsoft a colmare la parte mobile nei suoi dispositivi?
Microsoft ha presentato ieri il nuovo Windows 11, sistema operativo che nell’immaginario del sodalizio di Redmond dovrebbe cambiar per sempre l’esperienza d’uso dei nostri PC, tablet e convertibili 2-in-1. E in effetti così sembra se si guardano ad alcune caratteristiche della nuova piattaforma software. Ce ne sono diverse, forse pure troppe, ma una è a dir poco clamorosa: la compatibilità delle app Android su Windows 11.
Una aggiunta, quest’ultima, che affonda le proprie radici da lontano, grazie ad alcune anticipazioni piuttosto ficcate e dense di dettagli. Sapevamo che progetto finale di Microsoft potesse in qualche modo attingere ai programmi appositamente progettati per funzionare sui dispositivi mobili. Piuttosto che attender gli sviluppatori e rimpinguare un proprio store interno, il gigante americano ha però scelto una soluzione tanto difficile quanto immediata: prendere le app Android già disponibili per gli utenti e portarle sul suo nuovo sistema operativo. Un’unica mossa, insomma, con effetti enormi. Già, perché pronti via, Windows 11 potrà dotarsi subito dei programmi progettati per funzionare esclusivamente sul “robottino verde”.
Cosa significa tutto questo? Microsoft ha teso la mano di Google? Nient’affatto. Approderà su Windows 11 il Play Store di Android? Macché. La strada perseguita dal sodalizio americano è per così dire indiretta e coinvolge Amazon. Alla base del progetto ci sarà infatti una tecnologia denominata “Intel Bridge” per consentire all’utente di scaricare le app dallo store ufficiale di Amazon e portarle direttamente su Windows 11.
Ma quando? Microsoft dice che la nuova caratteristica arriverà “più tardi” e comunque “entro l’anno”. Probabile immaginare una ufficializzazione a stretto gomito con il Surface Pro 8, atteso in autunno. Un dispositivo, quest’ultimo, che potrebbe beneficiare sin da subito della nuova importantissima aggiunta, colmando le lacune della parte mobile a causa della scarsità di app progettate per esaltare l’esperienza touchscreen.
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Quel che si sa fino ad ora è che Intel Bridge funzionerà come un post-compilatore runtime avente lo scopo di far funzionare le app Android su Windows 11 e, in particolare, sui dispositivi basati su x86. Certo, ci si potrebbe interrogare sui possibili effetti – ma soprattutto difetti – di una tale aggiunta, visto che l’obiettivo è certamente ambizioso ma al tempo stesso quasi una forzatura. Perché, detta in soldoni, si sta cercando di estendere programmi teoricamente non compatibili a beneficio di un sistema operativo completamente diverso.
E qui entrano in gioco due considerazioni. Quale sarà l’esperienza d’uso delle app Android su Windows 11? Microsoft ovviamente non lo dice, ma l’auspicio è che non si tratti di una soluzione “alla buona” o di compromesso. In seconda battuta, entra in gioco il discorso dei dispositivi Windows animati da processori AMD. E non sono pochi. Il discorso è in apparenza molto semplice: visto che il meccanismo poggia su un programma realizzato da Intel, potrebbe anche darsi che i laptop e i desktop con a bordo SoC AMD siano tagliati fuori da qualsiasi supporto ufficiale. Staremo a vedere.
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Per il momento accontentiamoci di alcune app Android pronte a sbarcare ufficialmente su Windows 11. La pur breve lista condivisa chiama in causa alcuni nomi di spicco, tra cui TikTok e Kindle Reader.
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