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App Immuni sull’orlo del baratro: i numeri sono eloquenti

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Pasquale Conte

Continua la discesa dell’app Immuni, servizio di contact tracing pensato per combattere l’emergenza pandemica in Italia

App Immuni verso il fallimento: i numeri degli ultimi mesi (Adobe Stock)

Ormai quasi un anno fa, il Governo lanciò l’app Immuni. Software di contact tracing sviluppato per ricostruire la catena di contatti dei positivi in Italia, non è mai esploso in maniera definitiva. Se nei primi mesi di vita i risultati furono abbastanza soddisfacenti, oggi il numero dei download è quasi irrisorio e decisamente eloquente: si tratta di un fallimento.

Il picco più basso è stato raggiunto lo scorso 18 marzo, con 452 download totali su tutto il territorio italiano. Addirittura su Android solamente 48 persone hanno deciso di scaricarla durante quel giorno. Sono numeri che non possono soddisfare il Ministero della Salute, che vedeva nel software un’arma molto utile per tenere conto dei nuovi positivi al Covid e prevenire focolai.

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App Immuni, numeri che parlano di fallimento totale

Lo scorso 18 marzo, meno di 500 download in 24 ore (Adobe Stock)

Il contatore dei download è fermo a quota 10 milioni da ormai quasi 4 mesi. È questo il dato eloquente riportato da Wired, che dimostra come l’App Immuni si sia dimostrata un totale fallimento. Il 10 dicembre scorso, veniva esaltato a gran voce il traguardo raggiunto sia su iOS che su Android. A poco meno di una settimana dal mese di aprile, però, il numero è rimasto pressoché lo stesso: 10,3 milioni totali di download. Purtroppo il software di contact tracing è ormai sparito dalla prima linea della strategia per contenere il Covid in Italia, e non ne parlano più neanche gli organi incaricati. Il Garante per la protezione dei dati personali aveva – solo pochi giorni fa – consentito il caricamento in autonomia dei codici per avvertire i contatti della positività al tampone. 

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Un modo per tentare di dare un’accelerata all’intero processo di tracciamento, che però non sta portando ai suoi frutti. Difficile spiegare il motivo di tutto questo, considerando il complicatissimo periodo che sta vivendo tutta Italia, ormai blindata in attesa delle festività di Pasqua. Potenzialmente, ricostruire la catena dei contatti di un positivo potrebbe rivelarsi un’arma fondamentale per arginare la pandemia. L’accantonamento dell’App Immuni è però ormai un dato di fatto, difficilmente riparabile.

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Pasquale Conte

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