Un app che apparentemente non funzionava, ma come d’incanto si apriva solo nel caso in cui la recensivi positivamente. Il furbetto dell’App Store, denominato Upnp Xtreme che obbligava l’utente a fornire 5 stelle su 5 per continuare a essere utilizzata senza la possibilità di bypassare il sistema di valutazione, è stato smascherato da Scammy iOS app.
Ci ha pensato, in realtà, il solito Kosta Eleftheriou, sviluppatore di app e grande cacciatore di truffe. L’app UPNP Xtreme sosteneva di consentire agli utenti di trasmettere video in streaming ai loro televisori, ma cliccando la stragrande maggioranza degli naviganti non poteva uscire dalla finestra della valutazione, né toccare quelle stellette che avrebbero dato una valutazione minore. In qualche caso, a onor del vero, tutto è filato liscio: un’eccezione, come confermato da Kosta, non purtroppo una regola. Tant’è che Upnp Xtreme è stata tolta, attualmente, dall’App Store.
Non è la prima, ahinoi, e certamente non sarà l’ultima volta dei furbetti delle app. Ormai da anni Kosta Eleftheriou sta continuando la sua personalissima battaglia contro di loro. Il casus belli fu quando la sua app per tastiera Apple Watch, FlickType, fu superata da app costose ma con recensioni false. In quel caso Eleftheriou balzò alle cronache in quanto denunciò il colosso di Cupertino in quanto “mostrava sistematicamente la sua forza monopolistica contro la libera concorrenza su App Store”.
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Da quel giorno, il primo sviluppatore individuale a sfidare Apple (in passato tante aziende lo hanno fatto, ma mai una singola persona) afferma che la multinazionale statunitense ha rimosso oltre 100 applicazioni, a seguito dei suoi rapporti, ma fa notare al tempo stesso che è preoccupante e in un certo qual modo misterioso che una società tanto famosa e multimiliardaria non coglie queste truffe, durante il processo di revisione dell’App Store.
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In tutti i modi, il comportamento dell’app UPNP Xtreme contraddice direttamente una delle best practice elencate da Apple sul suo sito per sviluppatori, in cui si afferma che gli sviluppatori dovrebbero “evitare di mostrare immediatamente una richiesta di revisione quando un utente avvia la tua app“. In genere, gli sviluppatori possono richiedere una valutazione fino a quel momento in un periodo di 365 giorni.
Il processo di revisione di Apple è stato oggetto di un controllo particolarmente intenso, di recente, a causa della causa legale di Epic Games contro il colosso di Cupertino. Al centro della controversia c’è la commissione del 30% che Apple si assume su molti pagamenti App Store e acquisti in-app.
Apple sostiene di aver bisogno della commissione per eseguire l’App Store e creare un ambiente sicuro per gli utenti. Ma questa argomentazione lascia inevitabilmente il tempo che trova, se i furbetti del calibro di UPNP Xtreme violano facilmente il processo di revisione di Apple stesso.
I furbetti delle app non solo danneggiano i clienti che finiscono per scaricare software scammy e possono essere indotti a pagare per abbonamenti ricorrenti difficili da annullare. Danneggia soprattutto gli sviluppatori legittimi. Danneggia Apple stessa.
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