Dal 2012 tutti gli iPhone, iPod e iPad sono venduti con cavi di ricarica Lightning, connettori proprietari realizzati da Apple, dotati di un chip che dice al tuo dispositivo che è certificato Apple MFi (Made for iPhone/iPod/iPad).
A breve Apple cambierà, perché l’Unione Europea è stata chiara: vuoi per i noti motivi di cambiamenti climatici con troppi dispositivi in circolazione (si contano che a fine anno circa 5,5 miliardi verranno definitivamente buttati), vuoi perché una porta USB-C andrà bene per tutti, anche il colosso di Cupertino si dovrà adeguare.
Ma la certificazione MFi, il programma di licenza di Apple che richiede agli sviluppatori e ai produttori di accessori di sottoporsi a rigorosi test di sicurezza e affidabilità, è uno dei motivi per cui i cavi Lightning tendono ad essere piuttosto costosi. E resterà tale. Giustamente.
Chi più spende, meno spende
Il motivo è molto semplice. Risparmiare sui cavi è un modo di economizzare effimero, fine a se stesso. Per una squintalata di ragioni. In primis, perché i cavi non certificati sono costruiti male. O meglio, non sono sottoposti a grandi verifiche.
Il knockoff – vale per i cavi, ma può serenamente essere traferito a qualsiasi segmento tech – sono economici perché realizzati con materiali di qualità inferiore. Ciò significa composti di plastica di bassa qualità e parti elettroniche scadenti che rendono il connettore fragile.
Una lamentela comune da parte delle persone che acquistano questi imitazioni è che il connettore semplicemente non si adatta correttamente o che la punta del connettore si rompe e rimane bloccata all’interno del telefono.
I cavi Lightning non autorizzati, come i tipi che trovi normalmente presso il tuo CVS locale o una stazione di servizio, non sono regolamentati, a differenza dei cavi certificati MFi, costruiti con un chip all’interno del connettore Lightning stesso. Che controlla la quantità di corrente fornita alla batteria.
I cavi contraffatti o non certificati non hanno questo chip e quindi non c’è nulla che controlli la corrente. Ciò può comportare una scarsa carica e surriscaldamento, accelerando l’invecchiamento della batteria del tuo iPhone.
L’eccesso di corrente, per assurdo, può anche bruciare il chip U2 IC interno che controlla la ricarica della batteria, danneggiando il sistema operativo a tal punto da rendere un Melafonino completamente inutilizzabile.
Stesso discorso per un alimentatore, pensateci bene – quindi – quando gioite per qualche offertona online, oppure nei negozi fisici: non è gloria, ma vanagloria.