Gli esperimenti, fra l’altro ben riusciti, di Kenny Pillonel, l’ingegnere che ha stupito tutti su YouTube con la costruzione del primo iPhone al mondo con una porta USB-C, erano l’antipasto prima del possibile piatto forte. Apple sta davvero nella fase dei test su iPhone che utilizzano la porta USB-C standard del settore.
Lo rivela l’ultimo report di Bloomberg, che cita persone a conoscenza della situazione. Dal 2012, gli smartphone di Apple utilizzano il connettore Lightning proprietario dell’azienda. Ma più recentemente, la porta USB-C leggermente più grande è arrivata a dominare l’elettronica di consumo, inclusa la maggior parte degli altri prodotti Apple.
Negli ultimi anni consumatori, revisori e persino autorità di regolamentazione del governo hanno chiesto ad Apple di abbandonare Lightning a favore di USB-C. Una porta per tutti significa risparmio, anche in nome di un eco-sistema che va salvaguardato, magari facendo sparire cavi e cavetti a favore di una USB-C per tutti.
L’esperienza dell’iPhone più piacevole con altri gadget
Apple, che ha sempre fatto del green un colore primario, senza scordarsi delle pressioni dell’UE, è arrivata a un punto di non ritorno. Tre possibili percorsi da seguire, ciascuno con alcuni aspetti significativi. Da un lato, l’azienda potrebbe restare con Lightning, ciò significherebbe che i clienti che utilizzano l’iPhone da un po’ non dovrebbero acquistare nuovi adattatori, cavi o caricabatterie. L’ecosistema di produttori di accessori di Apple non dovrebbe tornare al tavolo da disegno per rilasciare prodotti aggiornati per la nuova connessione.
Dall’altro, Apple potrebbe passare a USB-C, rendendo l’iPhone più piacevole con altri gadget, incluso il Mac. Ma quella mossa potrebbe innescare confusione tra i consumatori e caos tra i produttori di accessori. Allenterebbe anche il controllo di Apple sull’esperienza dell’utente. La terza opzione sarebbe quella di passare al wireless, ma le connessioni wireless di solito non trasmettono energia o dati in modo rapido ed efficiente.
Secondo le fonti di Bloomberg, Apple sta attivamente testando la seconda opzione, ossia il passaggio a USB-C, in gran parte perché l’Unione Europea sembra andare avanti con una legge che richiederebbe alle aziende che producono “telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili” per standardizzare l’USB-C.
La nuova legge non è ancora definitiva, ma le sue prospettive sono finora buone e costringerebbe Apple a scegliere quasi per forza la seconda via. Le fonti non sono sicure se Apple continuerà con il suo piano di passare a USB-C se la legge dovesse cadere.
Detto questo, i modelli USB-C che Apple sta testando in questo momento non puntano a una versione 2022: i prossimi Melafonini saranno ancora con il Lightning. Ma con l’anno nuovo, la vita (di Apple) potrebbe essere nuova. D’altronde se Kenny Pi è riuscito a creare un iPhone con una porta USB-C…