È ancora allarme Apple AirTags, soprattutto negli Stati Uniti. Stando a diverse testimonianze, pare che i sistemi “anti stalker” siano facilmente aggirabili
Negli ultimi mesi, si è discusso a più riprese degli AirTags. I tracker di Apple sono uno strumento in più messo a disposizione degli utenti, senza alcun intento dannoso. Il problema è che, grazie alla mano di alcuni esperti, ora l’accessorio in questione può essere utilizzato come una vera e propria arma di stalking.
L’azienda di Cupertino era già corsa ai ripari nelle settimane passate, introducendo alcuni sistemi pensati ad hoc per evitare spiacevoli sorprese. Esiste per esempio una feature nell’app che avvisa quando un AirTag non di proprietà si trova costantemente nelle vicinanze. Accorgimenti all’apparenza utili, ma che in realtà possono essere disabilitati molto facilmente.
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AirTags come strumento di stalking: scatta nuovamente l’allarme
Alcuni utenti sono riusciti a trovare il modo per disabilitare facilmente le varie disposizioni “anti stalker” introdotte da Apple. E si possono addirittura trovare tracker modificati in rete, ad un prezzo molto più alto rispetto a quelli originali. Facendo un rapido giro su eBay ed Etsy, ci sono decine di annunci che partono da 80 dollari. Si chiamano “Silent AirTag”, e potrebbero rappresentare pericoli ben maggiori di quelli immaginabili. In parole povere, questi dispositivi sono come gli originali, ma con l’altoparlante disattivato.
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Per correre ai ripari, oltre ai sistemi su applicazione Apple ha deciso di pubblicato anche una guida su come utilizzare gli AirTags. Una lista di azioni da seguire per evitare di incappare in problemi di privacy, ma che sono quasi totalmente basate sull’utilizzo di funzioni come l’altoparlante integrato. Non è da escludere che, già nelle prossime settimane, l’azienda decida di pubblicare una nuova guida aggiornata per la salvaguardia dei propri consumatori.