La beta di iOS 14.4 continua ad arricchirsi, arriva una nuova feature. Apple inizia ad orientarsi verso l’anti-tracciamento, ecco come funziona
la sicurezza e la privacy per l’utente diventa sempre più primaria per la Apple. Difatti la Mela apporta una grande funziona nella beta di iOS 14.4 che prevede l’anti-tracciamento. In pratica ha la funzione di richiesta da parte dell’utente stesso.
Prima che una app sia in grado di tracciare i parametri a fini commerciali e pubblicitari, deve essere accettata tale richiesta. Chi è il diretto interessato? Proprio l’utente il quale, scegliendo o meno il tracciamento, è proprio lui stesso a deciderne la propria profilazione.
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Apple si preoccupa per la privacy dei suoi utenti, arriva l’anti-tracciamento
La notizia arriva direttamente da un utente di MacRumors, che mostra la schermata di richiesta per il tracciamento dell’app NBA. Ovviamente si tratta del primo avvio, il momento in cui viene richiesta la decisione da parte dell’utente. Si può notare come, all’interno della descrizione, venga espressamente rimportato che il consenso miglioria “l’esperienza pubblicitaria”.
Infatti, recentemente, la stessa casa di Cupertino ha affermato che con l’arrivo dell’anno nuovo sarebbe cambiata anche la tutela della privacy. Difatti si aspetta l’arrivo di iOS 14.4 in versione stabile con la nuova funzionalità relativa al tracking. Addirittura Mozilla ha appoggiato in pieno la manovra della Mela, ma Facebook invece si è dimostrata contraria.
Difatti ha affermato che, l’operazione, ha puri scopi commerciali. L’accusa riguarda l’intento di spazzare via le realtà medio-piccole nella possibilità di creare pubblicità su misura. Tutto passa dall’azienda di Cupertino, questo è quello che afferma FB. La risposta non è tarata ad arrivare ed è stata anche molto esaustiva.
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Nello specifico l’anti-tracciamento non impone alle app di modificare o cambiare i propri parametri, mira bensì alla scelta da parte dell’utente. Quindi afferma che non è diretta verso le aziende, ma vede come soggetti le persone stesse. La stessa Electronic Frontier Foundation (EFF), organizzazione di legali ed avvocati non profit, ha elogiato la mossa della Mela verso i diritti umani e la libertà di parola. Nel contempo ha anche affermato che le dichiarazioni di Facebook sono ridicole ed insensate.