Apple prende in prestito il Communicator Badge visto nei film di Star Trek e brevetta un gadget molto particolare
Apple non è nuova a sperimentazioni un po’ più inedite e stravaganti. Lo abbiamo visto d’altronde anche in questi ultimi giorni con la pubblicazione di brevetti molto diversi tra loro ma aventi ognuno una propria particolarità, come quello dedicato al Touch ID sotto al display e all’accessorio per il fitness e per la salute in “stile” AirTag. L’ultimo incartamento presentato dalla società della “mela” ha addirittura un qualcosa di familiare, soprattutto per gli amanti dei film di Star Trek: il Communicator Badge. Che Apple sia pronta a trasportare nella realtà un device immaginato soltanto nelle pellicole dei cinema?
Non sappiamo se la popolare saga ideata da Gene Roddenberry abbia ispirato il gigante di Cupertino, eppure le finalità del nuovo gadget della “mela” sembrerebbero essere in parte le stesse. Quello che Apple chiama “Dispositivo indossabile con audio direzionale” si staglia in realtà come un accessorio in grado di fornire un’uscita audio a distanza. Immaginate ad esempio di agganciare questo gadget sulla maglietta di un utente e di indirizzare le onde audio verso l’orecchio.
Il Communicator Badge di Apple
Non sappiamo il motivo di una tale sperimentazione, ma appare evidente l’intenzione dell’azienda americana di studiare una soluzione che possa candidarsi come il futuro delle cuffie e degli auricolari true wireless tradizionali. Il vantaggio più importante di un tale dispositivo è infatti quello di estendere la riproduzione del sonoro anche a beneficio delle persone che si trovano vicine all’ascoltatore, cosa pressoché impossibile con le attuali cuffie.
Apple non ha lesinato sforzi nell’estendere le potenzialità del futuro device, intrecciando la capacità di riproduzione della musica con alcune caratteristiche un po’ più inedite e variegate. All’interno del gadget troverebbero infatti posto svariati sensori per la rilevazione di diversi parametri, come il movimento, la posizione, la pressione, la luce, il tocco o la forza. Nello stesso incartamento presentato dalla società americana, questo dispositivo potrebbe anche monitorare le caratteristiche elettrocardiografiche (ECG) e altre proprietà elettriche del corpo dell’utente.
Come tanti altri brevetti (non soltanto di Apple) che abbiamo riportato nei nostri articoli, il progetto è lungi dall’esser cristallizzato e definito. Si tratta soltanto di una sperimentazione (ma potremmo dire anche una prova di forza), ma che conferma per converso la capacità di innovare delle aziende leader del mercato tecnologico. Partendo anche dalle immaginazioni tipiche dei film.