Il tanto amato sistema operativo sviluppato da Apple sta tornando con la nuova versione IOS 17. Purtroppo questa volta, l’azienda americana, è stata costretta a cedere qualcosa, ma in cambio ci sarà una funzione desiderata da tempo dagli utenti.
L’azienda di Cupertino ha abituato tutti ai grandi eventi e al lancio di dispostivi ricchi di tecnologia all’avanguardia. La maggior parte degli appassionati non dimenticherà mai il grande evento mondiale che dette il via al cambiamento di un’intera generazione, quando fu presentato il primo smartphone in assoluto nel lontano 2007. 
Da quel giorno il mondo è letteralmente cambiato, ogni individuo ha potuto afferrare con una mano l’intero pianeta. L’Apple dal 2007 in poi ha concepito e prodotto il meglio della tecnologia mondiale, sviluppando persino un sistema operativo tutto suo, il famoso IOS. Ora tutti attendono l’arrivo della nuova versione, e non vedono l’ora di capire cosa si potrà fare e quali novità ci saranno.
Ecco come potrebbe essere la nuova versione del sistema operativo di Apple, cosa cambierà e a cosa è stata costretta a rinunciare l’azienda di Cupertino. Sicuramente IOS 17 contribuirà al progresso della tecnologia degli smartphone.
Il cambiamento epocale di Apple
Ci sono molti indizi che fanno presumere che Apple inserirà il sideloading delle app sugli iPhone. In realtà, l’azienda americana non è particolarmente propensa ad implementare gli feature ma, a suo mal grado, sarà costretta a farlo per i nuovi regolamenti europei sui marketplace digitali. Infatti, c’è anche un esperto affidabile che ha confermato la presenza del sideloading nella nuova versione del sistema operativo, il quale arriverà da settembre.
Per la precisione, il sistema IOS 17 potrebbe essere lanciato durante la WWDC 2023, in contemporanea con il lancio di macOS 14, watchOS e Apple AR. Tutti continuano a parlare del sideloading, ma che cos’è? In breve, è la consueta procedura che permette a coloro che utilizzano IOS di scaricare e installare le app da internet, senza essere costretti a percorrere la strada dell’App store di Apple.
L’azienda di Cupertino non voleva assolutamente l’inserimento del sideloading, ma alla fine sembra che abbia ceduto. Per alcuni i motivi erano esclusivamente economici. Effettivamente, se si guardassero le varie commissioni, ci si accorgerebbe che Apple prende tra il 15 e il 30% dai guadagni sull’App Store, compresi gli abbonamenti. Anche aziende come Twitter ed Epic games, oltre all’Unione Europea, hanno criticato il gigante degli smartphone per questa sua politica anti sideloading. I dubbi che ancora aleggiano sono i seguenti: il sistema di sideloading sarà utilizzato esclusivamente nell’Unione Europea o potrà essere usato in tutto il mondo? Per il momento non è trapelata nessuna risposta.