La Mela ha fallito nel suo intento? Sembrerebbe di sì, perché si pensa che il suo visore non sarà dei migliori: ecco che cosa è successo.
Viene difficile pensare che l’azienda di Cupertino possa fallire nel lancio di un prodotto, perché è tra le società tech maggiormente prestigiose da questo punto di vista. Un altro fattore di cui non potremmo mai dubitare è la qualità dei suoi dispositivi, da sempre destinati al successo e mai criticati da nessuno, soprattutto dal lato estetico. Ma ora tutto ciò che conosciamo sulla Apple potrebbe essere messo in discussione.
Lo diciamo per via delle preoccupazioni relative al nuovo visore per la realtà virtuale, che si pensa verrà presentato durante il WWDC, acronimo di Apple WorldWide Developers Conference, momento in cui si avrà la possibilità di vederlo e magari di analizzarlo. Tuttavia, per quanto possa essere una opportunità unica nel suo genere, non è detto che si rivelerà un’esperienza appagante, viste le condizioni attuali in cui versa il progetto.
Visore VR di Apple, flop o successo? Gli scetticismi non sono a favore del device
Infatti è sufficiente riflettere sul fatto che è da diversi anni non si fa altro che parlare di questo visore per la realtà virtuale, rimandato più e più volte a causa di diversi problemi interni. Come se non bastasse è stato rilevato un problema rilevante e che non potrà essere gestito facilmente, perché è la base di tutto: il prezzo del nuovo dispositivo di Apple.
Secondo i bene informati prenderà il nome di “Reality Pro” e prezzerà ben 3.000 dollari, cioè una cifra spropositata e che neanche lontanamente potrebbe essere accettata da un consumatore medio, figuriamoci da un analista che ha in mente di valutare il prodotto in tutta la sua interezza. Il vero dilemma è un altro, ossia le “scarse capacità” del visore per la realtà virtuale che, allo stato attuale delle cose, tutto sarebbero tranne che ottimali.
Alcuni dipendenti – che hanno mantenuto l’anonimato – riferiscono che non sarà prestante come si potrebbe pensare, e che i suoi aspetti migliori dovrebbero essere potenziati ulteriormente. Sembra che le stesse fotocamere e i sensori sono stati gestiti da degli impiegati posti molto lontani dal luogo di lavoro, il che significa che il prodotto non aveva una assoluta priorità. Insomma, tanti dubbi e certezze per quello che dovrebbe essere un capolavoro, e che forse verrà messo all’angolo più velocemente del previsto.