Da quindici anni di fila a questa parte è il marchio di Big Tech più ammirato al mondo. Un perché ci deve pur essere. La fama precede la Mela morsicata più famosa al mondo, suffragata dagli ultimi dati riguardanti il colosso di Cupertino.
La produzione globale di smartphone è arrivata a 356 milioni di unità, solo per il 2021, mostrando un aumento QoQ del 9,5%, secondo le ultime indagini di TrendForce. La seconda metà dello scorso anno ha visto iniezioni di domanda legate all’alta stagione di promozione per le piattaforme di e-commerce e ai saldi delle festività di fine anno.
Fattori che hanno influito e rafforzato il concetto che un telefonino altro non è che la protuberanza del corpo. Sta sempre con noi. Lo cambiamo almeno una volta ogni due-tre anni, non possiamo fare proprio a meno di stare insieme a lui.
Così i produttori hanno aumentato la produzione di smartphone, nonostante i muri innalzati dalla pandemia, portando al 4Q21 il tasso di crescita QoQ più alto dell’anno. Ebbene, i nuovi iPhone di Apple sono stati il principale motore di crescita.
D’altra parte, le prestazioni di alcuni brand di smartphone sono state vincolate dalla carenza di alcuni componenti chiave. Quindi, la produzione totale di smartphone per il 4Q21 è stata leggermente inferiore rispetto al 4Q20 o addirittura al 4Q19.
Apple, sempre secondo il report di TrendForce, si è presa la leadership di produzione di iPhone nell’ultima parte del 2021, guarda caso in concomitanza con l’uscita del dinamico trio di iPhone 13, con la cifra record di 85,5 milioni di unità. Subito dopo il rilascio della nuova gamma di Melafonini, da Cupertino hanno iniziato ad aumentare in modo aggressivo le spedizioni di questi nuovi dispositivi, per soddisfare la domanda del mercato. Grazie ai suoi ritmi di vendita e marketing frenetici, Apple è stata in grado di occupare il primo posto nella classifica trimestrale dei marchi di smartphone.
Ma oltre a mantenere la prima posizione nella classifica, Apple ha accresciuto la produzione al 66%, su base trimestrale, senza alzare più di tanto il prezzo, a tal punto che gli utenti hanno considerato i costi per i nuovi iPhone, ragionevoli.
Dietro Apple, naturalmente, c’è Samsung a secondo posto nella classifica globale del marchio per il 4Q21 con 71 milioni di unità, un piccolissimo aumento del 2,9% su base trimestrale, dovuto chiaramente alla diffusione dei focolai di COVID-19, soprattutto in Vietnam, che ha colpito gli impianti di produzione di smartphone, abbassando il tasso di utilizzo della capacità di Samsung.
Podio completato da OPPO, ma considerandolo un tutt’uno con Realme e OnePlus, grazie a una produzione trimestrale di 48 milioni di unità, in calo del 5,9% QoQ, per il 4Q21.
Solo quarto Xiaomi (accorpato con Redmi, POCO e Black Shark) con una produzione di 45,5 milioni di unità, con un “aumentino” del 2,2% su base trimestrale.
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