Tramite un comunicato stampa, Apple ha annunciato di aver acquisito Primephonic, startup specializzata nella musica classica. Ecco le prossime mosse del gigante di Cupertino su Apple Music.
Apple Music è diventato ormai una solida realtà, come dimostrano d’altronde i numeri relativi al suo tasso d’uso e l’ampliamento dei servizi erogati dal gigante di Cupertino, via via sempre crescenti e completi. Certo, i numeri di Spotify sono ancora lontanissimi, ma il produttore della “mela” confida sotto sotto in un clamoroso sorpasso, puntando anche sulla differenziazione dell’offerta musicale.
Proprio in quest’ottica trova spiegazione la recente campagna acquisti di Apple, che ha ufficializzato tramite comunicato stampa l’acquisizione della startup olandese Primephonic, specializzata nel servizio di streaming dedicato esclusivamente alla musica classica. Non sono ancora note le cifre di acquisto, ma siamo certi che tale mossa permetterà al colosso americano di incrementare il ventaglio tipologico dell’offerta a beneficio degli abbonati ad Apple Music.
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Nel 2022 arriverà un’app Apple dedicata alla musica classica
Lo afferma senza remore la stessa Apple quando dice che i fruitori della piattaforma di streaming multimediale avranno un’esperienza “significativamente migliore” nell’ascolto della musica classica. L’acquisizione di Primephonic permetterà d’altronde di aver accesso ad un ragguardevole tesoretto di contenuti esclusivi di cui può già fregiarsi la stessa startup olandese, come playlist e tracce audio, ma anche la navigazione e la ricerca ottimizzate per compositore e per repertorio.
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Per effetto dell’inglobamento dentro Apple, Primephonic diventerà inaccessibile a partire dal prossimo 7 settembre. I risultati dell’acquisizione si vedranno tuttavia già l’anno prossimo: Apple prevede infatti di lanciare un’app dedicata alla musica classica, attingendo per l’occasione alle funzionalità della startup acquisita e migliorando la stessa interfaccia di Primephonic. Quella della “mela” è insomma un’ulteriore arma da spendere nella battaglia contro Spotify. E chissà che gli amanti della musica classica non possano spingere ulteriormente il successo di Apple Music.