Il nuovo processore presentato da Apple per la nuova generazione dei suoi prodotti. Ecco come si comporta e cosa porta con se
Il nuovo “figlio” di casa Apple è finalmente sotto al microscopio e può essere spulciato per bene. Grazie a iFixit è stato possibile analizzare per ben tutto quello che ha da offrire il nuovo SoC basato su ARM e processo produttivo a 5 nm. Il Silicon M1 è disponibile per i nuovi MacBook Air, Pro 13” e Mac Mini.
Quello che diversifica questi nuovi modelli della casa di Cupertino sicuramente si trova sotto la scocca, in quanto a livello estetico sono perfettamente identici. Ecco quindi che il lavoro di iFixit si è dimostrato veramente utile e perfetto per riuscire a comprendere cosa rende grande il nuovo lavoro della Mela.
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Apple, cosa nascondono MacBook Air e MacBook Pro 13”
Durante il lavoro di smontaggio è stato riscontrato che proprio il Pro 13” non è molto differente da quelli degli anni precedenti. Mentre nell’Air la ventola è stata sostituita da un sistema a piastra metallica. Pertanto sono proprio il chip M1 e la presenza della piastra metallica a rendere i nuovi MacBook differenti dai fratelli precedenti. Ma non sono gli unici, manca il chip T2 dedicato alla sicurezza in quanto ora tutto viene svolto dalle incredibili prestazione del M1. Anche a livello di riparazione non differiscono dai modelli precedenti, tranne che per la RAM un poco più complicata.
Si capisce il grande lavoro messo in campo dalla casa delle Mela con i nuovi computer e la potenza del chip M1. Ma quello che più stupisce è stata al capacità di offrire un prodotto veramente innovativo senza modificarne l’aspetto interno più di tanto. Sicuramente questo getta le basi del futuro del colosso di Cupertino.
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