Il sistema di pagamento Apple Pay, che consente agli utenti di iPhone e Apple Watch di fare acquisti nei negozi che accettano pagamenti contactless, arriverà nel nostro Paese nel 2017.
Dopo il lancio in Usa e Gran Bretagna, seguito da quello in Germania, Svizzera e Francia, il sistema di pagamento della Apple sta per approdare in Spagna e sembra proprio che si appresti ad arrivare anche in Italia, infatti alcune voci riferiscono che Apple starebbe trattando con una serie di partner italiani per rendere disponibile il sistema anche nel Bel Paese con il lancio che dovrebbe avvenire entro la metà del 2017.
Apple Pay è stato progettato per proteggere le informazioni personali dell’utente. Non raccoglie dati relativi alla transazione che potrebbero ricondurre all’utente e le transazioni di pagamento restano private e condivise solo fra acquirente, negozio e banca dell’acquirente. Apple ha detto di non raccogliere i dati relativi alla cronologia degli acquisti, perciò quando l’utente fa acquisti in un negozio o paga il conto del ristorante, la società di Cupertino non viene a sapere cosa è stato comprato, dove è stato comprato o quanto ha pagato. I numeri delle carte di credito non vengono archiviati sul dispositivo: viene creato un codice univoco Device Account Number, crittografato e memorizzato nel Secure Element del dispositivo, che non viene condiviso con iOS né su iCloud.
Apple Pay supporta le carte di credito e debito dei tre circuiti principali, American Express, MasterCard e Visa, emesse dalle banche più polari negli Stati Uniti. Oltre ad American Express, Bank of America, Capital One Bank, Chase, Citi, Wells Fargo e altri istituti, che hanno confermato l’adesione a settembre, più di 500 nuove banche nel Paese hanno aderito ad Apple Pay.
Apple Pay sfrutta la tecnologia di prossimità Near Field Communication semplicemente aggiungendo una nuova carta di credito direttamente da iTunes oppure scattando una foto; in questo modo è possibile autorizzare la transazione semplicemente con Touch ID senza dover mostrare ad estrane i numeri della carta o codice di sicurezza, poiché il numero della carta di credito scompare ed il sistema utilizzerà al suo posto un codice dinamico di sicurezza per ogni transazione. Questo sistema protegge Apple Pay dal rischio di clonazioni di carte. Di fatto, la carta resta salvata all’interno del dispositivo e non verrà utilizzata nella forma classica.
Apple Pay comprende due servizi correlati che richiedono stretti legami tra Apple e le banche esistenti. Il primo è uno strumento di pagamento in-app, che gli sviluppatori possono implementare nelle loro applicazioni per consentire ai clienti di effettuare acquisti senza inserire i dati della carta di credito. In applicazioni come Uber, gli utenti saranno per esempio in grado di pagare semplicemente toccando il sensore TouchID di un iPhone 6, iPad Air 2 o iPad Air mini 3. Il secondo servizio consente agli utenti di acquistare prodotti nei negozi con il loro iPhone 6 con NFC, o il loro Apple Watch.
Nelle app, il pagamento è semplice e non serve compilare manualmente lunghi moduli o reinserire continuamente le informazioni per la spedizione e la fatturazione. Le app che accetteranno pagamenti tramite Apple Pay nel Regno Unito includono Addison Lee, Airbnb, Argos, Booking.com, British Airways, Domino’s, easyJet, Hailo, HotelTonight, hungryhouse, JD Sports, Just Eat, lastminute.com, Miss Selfridge, Ocado, Stubhub, thetrainline.com, Top 10, Topshop, Uncover, Vueling, YPlan, Zalando e Zara, fra gli altri.