Inserendo i dati di carte di credito rubate sul proprio iPhone, sarebbe possibile acquistare senza problema nei negozi fisici i, sfruttando il fatto che non è e necessario avere con se la carta e la stessa non viene richiesta.
Inserendo i dati di carte di credito rubate sul proprio iPhone, sarebbe possibile acquistare senza problema nei negozi fisici i, sfruttando il fatto che non è e necessario avere con se la carta e la stessa non viene richiesta.
Da poco operativo negli Usa, Apple Pay prende la prima sonora batosta, a causa di sistemi facilmente aggirabili dai criminali tanto da generare numerose truffe negli Usa.
Diciamo subito che il il problema non è di tipo tecnico e di per se non riguarderebbe Apple, in quanto si tratta di un problema di tipo concettuale dovuto ad una catena di passaggi non proprio sicura e verificata a dovere.
Il sistema si basa sul mancato passaggio e controllo delle carte di credito fisiche, che vengono invece inviate sottoforma di dati direttamente al gateway bancario, incaricato di eseguire la transazione.
La mancata richiesta della carta fisica cosi come del documento, avrebbe consentito di poter fare di tutto e di più. Una falla enorme sfruttata fin da subito dai delinquenti che hanno potuto inserire le carte di credito rubate dentro i propri iPhone, ed effettuato acquisti presso le grandi catene della distribuzione.
Oltre il danno anche la beffa.
I truffatori avrebbero comprato proprio prodotti Apple, facilmente rivendibili e con valore dell’usato in linea con quello nuovo.
Secondo fonti non riportate, invece, il problema sarebbe stato originato dal sistema bancario che non avrebbe accertato con la dovuta cautela, l’aggiunta delle carte di credito al sistema Apple Pay.
La notizia è stata riportata dal WSJ che cita però fonti anonime.
Vuoi sapere come funziona Apple Pay? Leggi questo articolo.