La situazione pandemica globale ha costretto il colosso di Cupertino a prendere nuove misure: sono oltre 100 gli Apple Store chiusi in diversi Paesi del Mondo, con l’obiettivo di mitigare la nuova ondata di contagi che imperversa un po’ ovunque.
A dettare l’agenda di Tim Cook sono in primis le limitazioni messe in opera dai diversi governi, dai Paesi andati in totale lockdown come durante la prima ondata a quelli che hanno optato per misure meno drastiche. Stando ai numeri raccolti dal portale specializzato 9to5Mac infatti, ad abbassare le serrande sono circa un centinaio di punti vendita dislocati in varie parti del globo.
Ad essere maggiormente interessati dal provvedimento di Apple sono per lo più Stati Uniti ed Europa, tuttavia non è da escludere che le chiusure possano coinvolgere altri Paesi nei giorni a venire. Vediamo nel dettaglio come si sta evolvendo la situazione.
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Apple Store chiusi a causa Covid-19, sono oltre un centinaio in negozi con le serrande abbassate
Per definizione gli Apple Store non solo solamente punti vendita dove acquistare i prodotti con la Mela, bensì luoghi di ritrovo e aggregazione di una tra le community in assoluto più solide nel mondo della tecnologia. È tenendo conto di ciò che infatti vengono progettati gli ambienti interni e l’intera “esperienza utente”. Basti pensare che gli Apple Store sono da sempre, in tutto il Mondo, il “luogo sicuro” in cui chiunque sa di potersi recare per avere una connessione wi-fi solida e, soprattutto, gratuita.
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Proprio in quest’ottica dunque un luogo da evitare assolutamente in questo periodo, in quanto ad altissimo rischio assembramenti. Nel corso del weekend Apple ha comunicato la chiusura di tutti i negozi in California e Tennessee, che si vanno ad aggiungere a quelli già posti in standby in diversi altri stati americani. Stessa decisione applicata anche a Brasile e Messico mentre, per quanto concerne l’Europa, al momento restano con gli ingressi sbarrati gli store in Germania, Olanda e Regno Unito.