Apple: un muro digitale eretto per la casa (e la privacy) di Tim Cook

Chissà se per privacy, di questi tempi non si sa mai. Chissà se per colpa, più probabilmente, di quello stalker che ha costretto il giudice a imporre nuove misure di sicurezza dopo le minacce ricevute dal CEO di Apple. Chissà. Fatto sta che è impossibile osservare la faraonica casa di Tim Cook. Sia su Google Maps, sia sull’app di Mappe del colosso di Cupertino.

Entrambe le applicazioni di navigazioni stanno dando lo stesso risultato: c’è un muro digitale eretto in luogo della casa del filantropo e ingegnere statunitense, uno dei Paperoni mondiali con il suo patrimonio netto da quasi un miliardo e mezzo di dollari, secondo le ultime stime dell’autorevole Forbes.

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Tim Cook e il muro di privacy eretto grazie a Apple – Adobe Stock

A prescindere da quanto si guadagna, comunque, non è raro vedere dei muri digitali, o cose sfocate, all’interno delle applicazioni. Succede spessissimo per i volti dei bambini, o per le targhe, sempre nel nome della chiacchieratissima privacy. La rarità, semmai, sta nel fatto che anche interi edifici, ora, vengono nascosti dietro grandi muri sfocati.

Come censurare la propria casa su Apple Mappe e Google Maps

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Si può “oscurare” la propria casa da Google Maps e Apple Maps – Adobe Stock

Tutto comunque dovrebbe essere riconducibile, secondo la stampa americana, alla domanda di Apple per un ordine restrittivo temporaneo contro un presunto stalker che conteneva copie di e-mail inviate a Cook insieme ad altri dettagli sugli incidenti in questione. Sembra che i documenti includevano anche l’indirizzo di casa del CEO di Apple, nella super casa di Palo Alto.

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Google ha semplicemente adottate le stesse misure, più o meno simili, per non far vedere la residenza principale di Billie Eilish a Los Angeles l’anno scorso, quando anche a lei è stato concesso un ordine restrittivo temporaneo contro un uomo che si è presentato ripetutamente a casa sua.

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Lo stalker di Cook ha iniziato a taggare il CEO di Apple in tweet a ripetizioni che hanno destato subito preoccupazione in quanto lo chiamavano “suo marito” e “il padre dei suoi gemelli”. “Vi avviso che entrambi non vi seguite più“, si legge in uno dei tweet, che ha taggato il capo di Microsoft Satya Nadella. “Posso annusare, vedere e sentire entrambi. Tim Cook è il mio uomo da letto. Mio marito, il papà dei miei gemelli. Smettila“.

Al di là dei squallidi cinguettio che sono imperversati sull’account ufficiali (quello con la spunta blu), che a conti fatti lasciano il tempo che trovano interessando il giusto, il muro digitale eretto sulla casa di Cook, è un espediente utilizzabile da chiunque.

Già, a prescindere se sei un Paperone o un Paperino, l’episodio che ha coinvolto Tim Cook è l’occasione per sapere che qualsiasi cittadino può presentare una richiesta a Google o ad Apple per censurare la tua casa, rendendola non visibile agli altri.

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