Un’organizzazione di consumatori spagnola ha chiesto ad Apple rimborsi per un disservizio osservato sui più recenti iPhone
Ancora guai per Apple. L’organizzazione dei consumatori spagnola Organización de Consumidores y Usuarios (OCU) avrebbe pronta una lettera per chiedere ad Apple rimborsi per presunte pratiche di obsolescenza programmata. Un problema molto grave, che riguarderebbe in particolare i più recenti iPhone 8, iPhone XS, iPhone 11 e iPhone 12.
Secondo quanto riferisce il portale iPhoneros, gli aggiornamenti a iOS 14.5, 14.5.1 e 14.6 avrebbero: “Danneggiato in maniera significativa i dispositivi dei consumatori, facendo sì che la velocità dei processori scendesse radicalmente e che l’autonomia della batteria venisse ridotta“. Ad oggi non ci sono prove certe e inequivocabili dell’accusa, ma sembra che l’organizzazione sia pronta a citare alcuni degli organi di stampa e delle fonti più autorevoli presenti in rete.
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Una manovra chiara e precisa quella messa in piedi dall’OCU, l’organizzazione dei consumatori spagnola. Apple li deve risarcire per pesanti danni provocati ai più recenti iPhone con le ultime versioni di iOS. Nello specifico, viene chiesto nella lettera di giustificare le gravi perdite di performance riscontrate. Lo scopo del messaggio è quello di: “Avviare un dialogo così da trovare il modo migliore per offrire un indennizzo ai consumatori“. Sempre secondo quanto segnalato dall’organizzazione, il gigante di Cupertino avrebbe predisposto l’usura e il deterioramento degli iPhone, penalizzando sia i consumatori che l’ambiente. Qualora Apple non dovesse rispondere in tempi brevi, l’OCU prenderà in considerazione mosse legali in tutela dei consumatori.
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Non è la prima volta che il colosso statunitense viene accusato di obsolescenza programmata. Euroconsumers ha avviato da tempo una class action. Ma non solo. Nel lontano 2017, il cosiddetto “batterygate“portò la stessa Apple a dover pagare fino a 500 milioni di dollari ai consumatori per evidenti rallentamenti legati all’update di iOS alla versione 10.2.1. Dopo le scuse, inoltre, il gigante hi tech si vide costretto a offrire la sostituzione della batteria ad un prezzo ridotto di 29 dollari, introducendo inoltre strumenti per monitorare la salute della batteria.
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