Alla Conferenza Goldman Sachs Tim Cook parla della rivoluzione che porterà l'orologio intelligente della Apple dedicato a tutti, ma soprattutto agli sportivi e perfino ai malati di diabete
Ma una delle frontiere più promettenti per il mondo dei dispositivi indossabili è quella delle applicazioni per la salute e il benessere. Finora gli unici dati che possono essere acquisiti con buona approssimazione da un dispositivo indossabile sono il battito cardiaco e il movimento. I principali colossi del panorama tecnologico, da Apple a Samsung, da Lg a Microsoft, starebbero però già valutando la possibilità di inserire all’interno dei loro orologi dei sensori capaci di spingersi oltre lo spettro attuale di applicazioni.
Fra le varie soluzioni al vaglio c’è anche la possibilità di fare degli smartwatch dei veri e propri rilevatori per la misura del glucosio nel sangue, parametro fondamentale per la cura del diabete, infatti, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Apple starebbe lavorando con gli sviluppatori per offrire un’alternativa più utile e pratica ai classici glucometri oggi in commercio. Il primo step sarà quello di un’applicazione per Watch capace di interagire con un sensore Dexcom da applicare a contatto con la pelle. Attraverso un’applicazione scaricabile da iTunes. In pratica, lo smartwatch di Apple sarebbe in grado di ricevere i dati inviati ogni cinque minuti dal sensore mostrando ai malati di diabete la curva glicemica e tutti gli altri valori utili.
L’Apple Watch è stato svelato durante la presentazione dell’iPhone 6 e 6 Plus. A differenza degli smartphone e tablet della Casa di Cupertino, questa volta il dispositivo dovrebbe essere disponibile contemporaneamente in più Paesi, Italia compresa in 22 diverse combinazioni che diventano 34 se si contano le due differenti taglie. Quello che cambia tra i diversi modelli sono estetica e prezzi, mentre invece le dotazioni hardware e software restano le stesse. La versione base dell’Apple Watch arriva in doppio formato: 38mm o 42mm ed ha una cassa totalmente in acciaio inox. Lo schermo è fatto in cristallo di zaffiro ed ha 12 diverse varianti di cui 3 solo in versione “uomo”.
JP Morgan ha rivisto le sue stime per quelli che saranno i numeri di Apple Watch in questo 2015: “Lo smartwatch Apple sarà in grado di spingere le azioni AAPL a 145 dollari entro la fine del 2015 e le vendite arriveranno a toccare 26 milioni di unità”.
Le stime sono dell’analista Rod Hall e partono dalla previsione di circa 400 milioni di potenziali clienti per Apple Watch già nel trimestre di marzo. E’ chiaro, però, che il corretto utilizzo dell’orologio smart di Cupertino richiede un iPhone 5 o versioni più recenti. L’analista stima allora che Apple Watch potrà capeggiare su circa il 5% dei polsi dei possessori di un iPhone compatibile, almeno entro la fine dell’anno. All’interno di queste stime, una posizione dominante assumerà la versione Sport di Apple Watch, che secondo Hall rappresenterà il modello più venduto, con una proiezione del 95 per cento delle vendite totali. Lo stesso analista prevede, inoltre, che Apple Watch accelererà la propria crescita nel 2016, quando sarà al polso di circa il 13% dei possessori di un iPhone compatibile.
Il 2014 è stato l’anno di esordio di una nuova categoria di prodotti, gli smartwatch, ma il mercato mondiale di questi bracciali digitali ha fatto fatica a decollare, almeno finora. Infatti i dati della società Canalys riportano che nel 2014 sono stati venduti solo 4,6 milioni di orologi e dispositivi indossabili. La cinese Xiaomi brilla da sola con un milione di vendite del suo “Mi band”, contro i 720mila smartwatch Android Wear prodotti dalle altre aziende, ossia meno un sesto del totale.
Leader del settore smartwatch equipaggiata con Android Wear, una piattaforma sviluppata appositamente da Google e che è stata adottata da diversi produttori in tutto il mondo, è il Moto 360 di Motorola, seguito dal G Watch R di LG, più venduto rispetto al LG G Watch, mentre Samsung è invece in testa al settore degli smartband, gli indossabili dedicati alle attività sportive come il Gear Fit, il solo in catalogo basato su Android Wear e grazie all’ampio catalogo, con 6 dispositivi lanciati negli ultimi 14 mesi su diverse piattaforme.
Secondo l’analista Daniel Matt ”Android Wear necessita di molti miglioramenti in futuro, e crediamo che ci saranno”.
La società Canalys sostiene che il mercato dei dispositivi indossabili sarà rivitalizzato dal lancio dell’Apple Watch, nel mese di aprile, il quale, oltre a garantire un numero maggiore di vendite, potrebbe stimolare le altre case produttrici a sviluppare qualcosa di più interessante, con caratteristiche hardware e software diverse da quelle che vediamo attualmente sul mercato.
Tim Cook, Ceo di Apple, che alla conferenza annuale sulla tecnologia organizzata da Goldman Sachs ha esaltato il prodotto, è convinto che l’Apple Watch si distingue dagli altri smartwatch per l’intelligenza.
Cook spiega che prima dell’avvento dell’iPod, i lettori Mp3 “avevano un’interfaccia utente pessima e serviva una laurea per usarli. La categoria degli smartwatch è simile. Ci sono diversi oggetti chiamati ‘orologi intelligenti’, ma non sono sicuro che si possano chiamare così. Non ce n’è stato uno che abbia cambiato il modo di vivere della gente”.
Il Ceo dell’azienda californiana è sicuro che l’ampio ventaglio delle cose che si potranno fare con l’Apple Watch ci sorprenderà, come ad esempio la funzione che avvisa quando si sta fermi per troppo tempo. Egli afferma che molti medici pensano che la sedentarietà sia il nuovo cancro e che l’attività fisica è fondamentale per tutti.
Ad oggi esistono diverse alternative, disponibili anche a budget ristretto. Per approfondimenti, leggi l’articolo “3 Smartwatch a meno di 60 euro”