Misurare lo stress con un semplice cerotto? Ora è possibile grazie ad un dispositivo in grado di controllarlo.
Quante volte abbiamo pensato di essere stressati, ma non abbiamo avuto modo di controllare quanto questa nostra sensazione corrisponda a realtà? Ora sarà possibile farlo.
Arriva da Losanna, ed è la novità introdotta dai ricercatori del Nanolab della scuola politecnica federale della società Xsensio. Il cerotto sarà in grado di rilevare attraverso il sudore i livelli del cortisolo.
Cosa è il cortisolo? È un ormone che svolge funzioni essenziali per il corpo e che viene prodotto dal surrene, su impulso del cervello (ipofisi). È conosciuto anche come ormone dello stress.
Nei momenti particolarmente difficili entra in circolo in quantità maggiori del normale aiutando il fisico a sopportare situazioni di sovraccarico emotivo o fisco.
Attraverso l’aumento di zuccheri e grassi nel sangue distribuisce una riserva di energia da inviare a cervello, muscoli e cuore in modo da poter gestire facilmente le difficoltà.
In condizioni normali il cortisolo, e la sua produzione da parte dei surreni, segue un ritmo circadiano (di 24 h), raggiungendo un picco nelle prime ore del mattino per poi ridurre gradualmente la sua presenza nel sangue verso sera.
Adrian Ionescu, uno dei ricercatori che ha condotto il lavoro, afferma che nei soggetti sensibili allo stress, però, questo ritmo viene completamente annullato e il cortisolo viene rilasciato in quantità più alte anche in momenti diversi della giornata.
Troppo o troppo poco cortisone possono però rappresentare dei rischi per la salute. Alcune delle problematiche legate ad un errata produzione di cortisolo sono ad esempio l’obesità, alcune malattie cardiovascolari, la depressione, la Malattia di Cushing e il Morbo di Addison.
Come funziona quindi il cerotto che dovrebbe misurare lo stress?
Si tratta di un cerotto intelligente contenente al suo interno un sensore miniaturizzato che, a contatto con il sudore, grazie a dei frammenti di Rna e Dna, individua il cortisolo e ne misura la concentrazione.
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Secondo Iunescu questa soluzione rappresenta una grande rivoluzione nel campo della ricerca in quanto, fino ad oggi, nessun altro sistema non invasivo era riuscito a monitorare le concentrazioni di questo ormone durante l’arco giornata in modo così preciso e istantaneo.
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Offrendo di fatto la possibilità di raccogliere un numero sempre maggiore di dati per lo studio delle malattie collegate allo stress.