Un nuovo social si è affacciato e sembra che abbia già lanciato una sfida ai concorrenti più famosi. Non parliamo di BeReal, e si può usare solamente sui cellulari.
Il mondo del web non si ferma mai, ed ora la battaglia a colpo di social è diventata sempre più agguerrita, soprattutto dopo l’acquisto da parte di Elon Musk della piattaforma Twitter.
Ancora una volta ad aver avuto l’idea è una giovane di 24 anni, che ha iniziato a lavorare il progetto dalla sua cameretta come autodidatta, mossa dalla voglia di trovare una soluzione alle restrizioni degli algoritmi sulle piattaforme social.
Hive, il perché del boom
“Una nuova era dei social media”. Con queste premesse molto potenti, si presenta agli utenti Hive Social, il nuovo social che entra nel grande mondo delle piattaforme di condivisione.
In molti penseranno che parliamo di BeReal, il social network del quale ultimamente si è sentito molto parlare, da molti considerato il concorrente di Twitter. Ma non parliamo di questo social, bensì di un altro che sta raccogliendo molte iscrizioni negli ultimi mesi.
Hive è nata dalla voglia di condividere ma soprattutto di farlo in sicurezza: “Ci impegniamo anche per un ambiente sicuro e nel rispetto della legge. La/e violazione/e delle nostre Condizioni d’uso e delle nostre Linee guida della community Hive comporteranno la rimozione dei contenuti, la sospensione e/o la chiusura del tuo account Hive”. Insomma, la fondatrice Raluca è chiara nell’intento e la sua storia è spiegata nel sito ufficiale del social.
“La maggior parte delle aziende tecnologiche ha finanziamenti da $ 10 milioni a $ 20 milioni. Il finanziamento di Hive, tuttavia, proveniva originariamente da due studenti universitari, con Raluca che ha persino contratto due prestiti personali per finanziare l’app”. Insomma, una storia di una startup coraggiosa, che ha ben ripagato l’ideatrice, visto che Hive ha raggiunto 1,5 milioni di utenti nel novembre 2022 (ed è stata fondata solo nel 2019).
Hive, come funziona
Come detto, Hive nasce con la voglia di dare una differente esperienza all’utente, e sembra rispondere sia ad Instagram che a Twitter, offrendo la possibilità di pubblicare post senza limite di parole e di immagini.
Visto che è molto importante la questione della privacy e della sicurezza, sul social i post che contengono nudità devono essere contrassegnati come NSFW (not safe for work). La piattaforma spiega che anche quelli che si pensa possano essere nudi artistici, con intento quindi di non offendere, potrebbero essere segnalati, con conseguente rischio di cancellazione dell’account. Per evitarlo, su Hive si dovrà impostare il pulsante NSFW su On nella sezione Impostazioni post. Ciò impedirà che i tuoi contenuti vengano mostrati ai minori e impedirà la cancellazione di account/post.
Su Hive è molto importante il sistema degli hashtag, che aiutano moltissimo l’interazione e la socializzazione secondo argomenti. Inoltre si può decidere di rendere pubblico il proprio profilo, oppure impostarlo in modalità privata in modo che possano vederlo solo i tuoi contatti. Nella home page i post dei contatti che segui (c’è sempre la gestione del ripostare, mettere like e seguire i profili), seguono l’ordine cronologico di pubblicazione. Ora la domanda è se Hive riuscirà a scalzare BeReal e Mastodon, come alternativa a Twitter.