Siri è l’assistente virtuale presente nei dispositivi di Apple in grado di fornire le indicazioni stradali ed il meteo, di trascrivere i messaggi dettati a voce, di consentire all’utente di ricevere ed effettuare le chiamate mentre guida la propria auto utilizzando solo la voce.
Siri è stato sviluppato nel 2007 da un gruppo di lavoro costituito da studiosi guidato da Dag Kittlaus, Adam Cheyer e Tom Gruber presso lo Stanford Research Institute, nel 2010 è stato poi venduto ad Apple che a sua volta nel 2012 lo ha integrato nel suo iPhone 5.
Siri è il primo degli assistenti virtuali su smartphone; infatti Google Now, Cortana di Microsoft e Alexa di Amazon sono arrivati solo in un secondo momento. Le competenze attuali e le potenzialità degli assistenti virtuali fanno prevedere che queste applicazioni faranno da veri e propri intermediari tra le aziende ed i clienti.
E dopo circa 6 anni il Washington Post riporta che i ricercatori Cheyer e Kittlaus hanno presentato un nuovo prodotto a cui hanno dato il nome Viv e che sarà presentato ufficialmente il 9 maggio durante una conferenza.
All’inizio del 2015 il progetto Viv ha ottenuto 12.5 milioni di dollari in finanziamenti e dopo essere stato in fase di sviluppo per 4 anni, oggi viene descritto come una “intelligenza globale” in grado di eseguire azioni che superano di molto le competenze dell’assistente virtuale Siri, come ad esempio acquistare i biglietti per il cinema, prenotare il taxi, chiedere una vettura Uber, ordinare una pizza o prenotare il tavolo di un ristorante.
La testata giornalistica Washington Post inoltre riporta che Cheyer e Kittlaus hanno collaborato anche con più di 50 aziende, come Ivee, GrubHub, Uber, SeatGuru e ZocDoc.
Dall’articolo del giornale americano emerge che è possibile scaricare l’appliczione Viv attraverso gli store di Apple o Google, ma non è ancora chiaro se sarà compatibile solo con iOS oppure se anche gli utenti Android potranno usufruirne, in ogni modo pare che anche Facebook che Google siano interessate all’applicazione, sebbene per il momento i creatori di Viv non abbiano intenzione di vendere il loro prodotto.
Lo scopo dei proprietari di Viv non si limita alla realizzazione di un software intelligente come quelli già presenti sul mercato; oggi gli assistenti virtuali presenti nei dispositivi sono in grado di comprendere solo domande poste in modo preciso, altrimenti si crea confusione. Invece Viv ha la capacità di comprendere frasi spontanee e questo fa la differenza.
Inoltre, nel caso in cui l’utente intendesse fare una prenotazione o un acquisto, Siri si limita ad aprire le pagine web del locale o del negozio su specifica richiesta, Viv sarà invece in grado di completare le operazioni ed effettuare acquisti e prenotazioni senza bisogno di un intervento attivo da parte dell’utente.
Per avere le informazioni sulle caratteristiche specifiche di Viv, bisognerà aspettare il 9 maggio, giorno in cui verrà fatta la presentazione ufficiale.
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