Il fornitore di servizi sanitari statali irlandese ha chiuso tutti i suoi sistemi IT e annullato alcuni appuntamenti medici dopo che quello che il The Guardian ha descritto come un attacco hacker “ransomware significativo”.
Paul Reid, l’amministratore delegato del servizio sanitario irlandese, ha detto a RTÉ che c’era stato un tentativo “operato dall’uomo” di accedere ai dati archiviati sui server centrali, per un presunto riscatto. In perfetto stile ransomware, un particolare tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione.
“Non è stata richiesta alcuna richiesta di riscatto in questa fase – precisa Reid – la cosa fondamentale è contenere il problema”. Reid ha detto che l’HSE sta lavorando con la polizia, le forze di difesa e gli esperti di sicurezza informatica di terze parti, per rispondere a quella che ha definito una “operazione criminale operata a livello internazionale“. Si è scusato con i pazienti e il pubblico per l’interruzione.
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L’attacco ha colpito i sistemi nazionali e locali che forniscono i servizi di base, ma non le vaccinazioni Covid-19 oi servizi di ambulanza. Diversi ospedali hanno annullato le visite ambulatoriali, esortando i pazienti con appuntamenti a non partecipare.
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The Rotunda, un ospedale di maternità di Dublino, sta vivendo una “emergenza critica” e ha annullato tutte le visite ambulatoriali, ad eccezione delle donne incinte da più di 35 settimane. Il dipartimento di oncologia dell’ospedale universitario di Cork sarebbe rimasto paralizzato. L’agenzia per l’infanzia e la famiglia Tusla ha affermato che i suoi sistemi informatici, tra cui la posta elettronica, i sistemi interni e il portale attraverso il quale vengono effettuati i rinvii per la protezione dei minori, non funzionavano.
Gli hacker stanno procurando danni in tutto il mondo, ultimamente. L’attacco in Irlanda, infatti, segue quello nell’East Coast degli Stati Uniti, costretta a chiudere il noto Colonial Pipeline, il gasdotto petrolchimico che si estende dal Texas a New York, provocando la dichiarazione di carenza di carburante e stati di emergenza ben in quattro stati. Secondo indiscrezioni riportate dal The Guardian, la società statunitense avrebbe pagato un riscatto di 5 milioni di dollari a DarkSide, il gruppo di criminali informatici che ha rivendicato l’attacco. Chissà se c’è il loro zampino anche in Irlanda.
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