E’ stato rilasciato questa settimana ma non è ancora disponibile ufficialmente sui Pixel. Sugli altri smartphone dei brand rivali approderà nei prossimi nei mesi a venire. Secondo una prima roadmap trapelata in rete, gli smartphone Samsung, OnePlus, OPPO, Realme e Vivo entro il 2021. Nel frattempo Android 12 è un problema per molti cellulari Xiaomi. Un problema talmente evidente da non aggiornare il nuovo sistema operativo.
Dopo il rilascio di Android 12, infatti, sempre più produttori di smartphone si stanno affrettando a fornire il loro software più recente agli utenti. Non sempre con pieno successo: i proprietari di smartphone della serie Xiaomi Mi 11 rischiano di trasformare il proprio cellulare in un bellissimo fermacarte lucido, installando l’aggiornamento MIUI.
Xiaomi ha rilasciato le ultime versioni MIUI 12.5.1 già basate su Android 12, da tempo. Inizialmente si trattava di versioni beta, che per definizione potevano contenere dei bug, ma ora il produttore ha iniziato a distribuire la versione stabile globale, seppur rivolta anche a un gruppo ancora chiuso di tester che partecipano al programma Mi Pilot.
Il nuovo software Xiaomi blocca completamente i dispositivi
La loro esperienza suggerisce che la distribuzione finale della MIUI nella versione globale non avverrà molto presto. Il nuovo software Xiaomi, infatti, blocca completamente i dispositivi: gli smartphone diventano completamente inutili, non possono essere avviati. Il problema riguarda gli smartphone Xiaomi Mi 11, Xiaomi Mi 11 Pro e Xiaomi Mi 11i, e lo sfortunato software ha i contrassegni V12.5.1.0.SKBMIXM, V12.5.1.0.SKKMIXM e V12.5.1.0.SKAMIXM.
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Il problema è stato notato per la prima volta sul canale Xiaomiui, nella messaggistica istantanea Telegram, molto in voga di questi periodi. Come suggerisce GizChina, l’unico modo per ripristinare un telefono bloccato è visitare il sito web del produttore cinese, ancora primo dopo un semestre da favola nel campo della distribuzione mondiale. Fortunatamente, questo non dovrebbe essere un guasto hardware.
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Sempre secondo GizChina questa situazione non sarebbe sorprendente e nel caso di software mirato a un gruppo ristretto di tester, rientrerebbe nel rischio calcolato. Questo non è il primo caso di Xiaomi avvolto da questo problemone, comunque a tempo determinato: ad esempio, nel 2019, i proprietari di Redmi Note 8 Pro hanno riscontrato problemi simili che, dopo l’incoraggiamento di Xiaomi, hanno provato a eseguire il flashing dei cellulari da un PC.
Xiaomi rassicura che il problema riguarda la versione di prova, non ancora rilasciata al pubblico, quindi che il software è stato inviato a un gruppo ristretto di circa 200 persone per ogni modello di smartphone. Quindi non c’è timore che questa sia una minaccia che altri utenti Xiaomi dovrebbero temere: dovrebbero ricevere l’aggiornamento MIUI senza tali problemi, accuratamente testati da volontari, quelli offertisi nel programma Mi Pilot. Per il momento, però, attendere prego.