In un mondo tech contrassegnato sempre più dalla consuetudine di acquistare online, fin troppo spesso accadono episodi assurdi, senza senso, obiettivamente inspiegabili. Fra questi entra di diritto nella top ten delle cose più strane nell’universo dell’e-commerce, quanto accaduto a un cittadino bolognese. Leggere per credere.
C’è da scommetterci, avrebbe fatto un bel gruzzoletto vendendo sette chili di droga piovutogli per uno strano caso del destino, dentro un pacco, direttamente a casa sua. Ma avrebbe rischiato grosso: una denuncia per spaccio e il rischio concreto di finire sotto processo, in gattabuia. Meglio consegnare il tutto alla polizia e spiegare che non c’entrava nulla. Molto meglio.
Sì, perché l’anonimo cittadino bolognese era andato online per comprare un paio di scarpe, pagate in anticipo naturalmente. Ed era già pronto a indossarle quando il postino ha suonato al campanello, ma non ha potuto perché dentro quel pacco c’erano sette chili di stupefacenti.
Una triptamina psichedelica endogena, presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani, sintetizzata per la prima volta nel 1931 dal chimico Richard Manske. Una sostanza psicotropa allucinogena per l’esattezza.
Il cittadino del bolognese non ci ha pensato due volte, meglio non improvvisarsi spacciatore, vendere illegalmente quei tredici involucri di dimetil-triptamina, diventare d’un tratto uno spacciatore e magari comprarne cento di quelle scarpe tanto desiderate.
Lui è corso al più vicino distretto di polizia, il commissariato Bolognina-Pontevecchio, ha spiegato l’increscioso equivoco bene evidenziando come non fosse un trafficante. Ti deve essere spiegato bene, perché le forze pubbliche hanno preso il pacco con quei tredici involucri di dimetil-triptamina, senza fare ulteriori domande.
Le indagini sono scattate subito. La polizia locale ha scoperto uno degli arcani misteri, quel pacco con i tredici tredici involucri di dimetil-triptamina dovevano finire a un ignaro destinatario in Inghilterra. Ancora ignoti, invece, sia gli errori che hanno portato un pacco destinato nella Terra d’Albione a Bologna, si chi fosse il mittente e il vero destinatario.
Lo stupefacente episodio, comunque, fa riflettere. Su due aspetti in particolare. In primis le falle di uno dei meccanismi più utilizzati in questa era tech, lo shopping online, quindi massima intenzione quando facciamo degli acquisti: attenzione nel capire la vera credibilità di chi ci sta vendendo qualcosa, attenzione a compilare per filo e per segno tutti i campi del nostro acquisto.
Secondo che, purtroppo, vuoi per qualsiasi attività illegale, vuoi perché online si può comprare di tutto, è acquistabile anche la droga. Dimetil-triptamina, sicuramente.
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