Il nostro account Facebook non è al sicuro? No, lo è, al di là del fatto che ci siano delle segnalazioni arrivate sino a casa Meta che provano apparentemente il contrario. La situazione, per come si sta presentando adesso, pare che sia piuttosto incerta.
Ma la società ne è più che consciente, ragione per la quale avrebbe intenzione di intervenire il prima possibile; che cosa vorrebbe fare a tal proposito, e quale sarebbe la motivazione principale che la spingerebbe a prendere una decisione mai considerata prima?
In vista del fatto che Facebook stia attraversando quello che sembra essere un periodo incerto, dove molti utenti affermano di aver perso una quantità indefinita di dati relativa ai loro account, Meta avrebbe intenzione di apportare alcune modifiche rilevamenti.
In particolar modo vorrebbe ridurre le informazioni personali visibili, come le scelte religiose, politiche, indirizzi e gli orientamenti sessuali di un qualunque utente, la cui modifica prenderà vita a partire dal 1° dicembre. Ma visto e considerato che sia un cambiamento significativo, a cosa comporterà?
Probabilmente a nulla di grave per quanto riguarda l’utilizzo della piattaforma, a parte ridurre lo scrolling – che per logica sarà più veloce – ed apportare un leggero cambiamento nell’interfaccia della pagina. La decisione, inoltre, è stata presa soprattutto per preservare la privacy degli utenti, tentando di renderla maggiormente protetta rispetto a prima. Facebook ha anche commentato la sua scelta, affermando che non comprometterà l’usabilità del servizio:
“Nell’ambito dei nostri sforzi per rendere Facebook più facile da navigare e utilizzare, stiamo rimuovendo una manciata di campi del profilo: Interessato a, Opinioni religiose, Opinioni politiche e Indirizzo. Stiamo inviando notifiche alle persone che hanno compilato questi campi, informandoli che verranno rimossi. Questa modifica non influisce sulla capacità di nessuno di condividere queste informazioni su sé stessi altrove o su Facebook“.
Da questa dichiarazione ufficiale arriviamo a capire che non voglia né censurare e tanto meno bloccare la possibilità di interazione degli utenti, quanto più vorrebbe soltanto semplificare la piattaforma per renderla maggiormente “appetibile” agli occhi degli altri.
Questa mossa, seppur sembri essere davvero incomprensibile per chi tende ad utilizzare da molto tempo Facebook, in realtà potrebbe essere una buona scelta per provare a ringiovanire il sito, nonostante i dati affermino che Instagram o Twitter, per esempio, siano più gettonati in ogni caso.
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