Atterraggio sulla luna, dopo decenni uno scienziato ha scoperto dove è andata a finire la seconda pallina golf lanciata.
Lo Spazio è uno dei luoghi più incredibili e curiosi che esistono, da millenni al centro delle nostre speculazioni e dei nostri studi. Gli antichi studiavano da vicino la nostra volta celeste, erigendo delle strutture apposite per osservare meglio le stelle e gli altri corpi celesti. E oggi quella voglia di capire, di scoprire, di studiare, di comprendere cosa ci sia là fuori è forse più forte che mai. A metà tra l’affanno di un mondo in cui la religione sembra sempre meno convincente e l’ambiente sempre meno vivibile, viviamo una nuova febbrile ricerca di altri pianeti e soprattutto del primo contatto con qualcosa di diverso. Ma tutto è iniziato ovviamente con il primo passo, dell’uomo sulla luna. Ma non solo, anche con le successive spedizioni, che hanno cambiato e anche parecchio il nostro modo di intendere lo spazio e l’esplorazione spaziale.
Atterraggio sulla luna, trovata seconda pallina da golf
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Una degli avvenimenti più interessanti e anche incredibilmente poco conosciuti. Come quando il noto astronauta spaziale Alan Shepard, che ha partecipato ad una delle successive esplorazioni lunari in seguito all’atterraggio di Armstrong e i suoi. Ebbene mentre era sul nostro satellite naturale, utilizzando uno strumento di raccolta del terreno, colpì due palline da golf dal luogo dell’atterraggio, nel lontano 6 febbraio 1971. Ebbene lo scienziato inglese Andy Saunders oggi ha calcolato la forza del colpo e, tenendo conto di tutte le variabili, ha capito dove dovrebbero essere finite le due palline di Shepard.
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At the end of Apollo 14’s 2nd moonwalk, Shepard used the head of a 6-iron attached to the handle of a sample-collection tool to hit 2 golf balls.
Imaging specialist @AndySaunders_1 has used mission photos to find the location and distance traveled by each ball! (See below) pic.twitter.com/Ry4rLRhtz7
— NASA History Office (@NASAhistory) February 5, 2021