Una ricerca condotta da Educazione Digitale in collaborazione con Kaspersky racconta le abitudini dei piccolissimi online: smartphone e tablet sempre più integrati nelle vite dei bambini, ma c’è poca consapevolezza dei rischi
Un sondaggio condotto da Kaspersky in collaborazione con Educazione Digitale, la piattaforma didattica per gli insegnanti che fornisce le risorse multimediali, ha indagato le abitudini e i comportamenti dei bambini italiani online, fornendo un’immagine della realtà dell’uso di internet dei più piccoli. L’indagine ha coinvolto 1833 bimbi tra i 5 e i 10 anni, di cui ha analizzato l’uso dei dispositivi tecnologici e il livello di consapevolezza dei rischi che si corrono in rete.
I bambini, appartenenti alla cosiddetta generazione Alpha, ovvero coloro che non hanno mai sperimentato la vita senza Internet, lo utilizzano ogni giorno e lo percepiscono come un luogo “familiare”. Dal sondaggio emerge che maggior parte dei bimbi italiani, anche quando sono con i loro compagni dei giochi, non si separa dai propri cellulari e tablet. Il 43% li usa in compagnia per fare le foto e i video, e il 31% per i giochi online e per chattare con altri amici. Solo il 25% degli intervistati di loro mette da parte il dispositivo quando è in compagnia, per giocare con gli amichetti senza distrazioni.
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Il 55% dei bambini intervistati nell’ambito dell’indagine Kaspersky possiede il proprio device personale e ci passa più di 2 ore al giorno. Anche perché, stando a loro stesse parole, la tecnologia li fa sentire a proprio agio, consentendo di entrare in un mondo tutto loro. Sui dispositivi si fanno nuove amicizie e si condividono i passatempi, oltre che imparare cose nuove. Soltanto il 6% dei piccoli ha detto che preferisce non usarli.
Dall’indagine si scopre che pur avendo molta confidenza con la tecnologia, i bambini spesso non hanno una piena consapevolezza delle possibili conseguenze delle azioni commesse online. Il 40% ha affermato che risponderebbero tranquillamente alle domande personali del tipo “dove abiti”, “dove vai a scuola” o “che lavoro fanno i tuoi genitori”. Il 18% eviterebbe di dare comunque troppi dettagli, e solo il 42% ha detto di sapere che quel tipo di informazioni non andrebbero mai date a nessuno. Tutto ciò avviene nonostante abbiano ricevuto indicazioni appropriate dai genitori e dalla scuola sui comportamenti da adottare online.
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Dai risultati del sondaggio si evince quanto è importante insistere sull’educazione digitale sia da parte della famiglia che da parte delle istituzioni scolastiche: le nozioni dei bambini sulla sicurezza online sono carenti, e contribuiscono all’uso poco costruttivo e potenzialmente pericoloso della tecnologia.
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